Il premio “Ciao Italia ici Genève” a Francesco Civino

Il premio “Ciao Italia ici Genève” a Francesco Civino

Il premio “Ciao Italia ici Genève” a Francesco Civino

Il premio “Ciao Italia ici Genève” è stato assegnato con grande pregio a Francesco Civino, il talentuoso proprietario del Ristorante “La Place” a Meyrin.

Nonostante il nome storico, il locale trasuda autentica italianità grazie alla passione e al savoir faire di Civino, rendendolo uno dei ristoranti italiani più acclamati a Ginevra.

Francesco Civino, nativo della Puglia, è giunto a Ginevra nel 1999, portando con sé una ventata di professionalità della nuova generazione di cuochi. Ha iniziato la sua carriera come cuoco presso il ristorante “L’Incontro” a Ginevra, per poi esprimere la sua cucina nel suo locale, il Ristorante “La Place

Lo abbiamo intervistato per informarlo di essere stato scelto per il premio “Ciao Italia ici Genève”.

Qual è stata la tua principale fonte di ispirazione per aprire un ristorante nel Cantone di Ginevra?

La mia passione per questo mestiere mi ha spinto a un approccio inventivo nel reinterpretare i piatti della nostra Italia, in particolare alcune ricette pugliesi. Inoltre, come ogni appassionato di questo mestiere, ho coltivato il sogno di aprire un ristorante tutto mio per esprimere le mie visioni culinarie.

Come definiresti lo stile culinario del tuo ristorante?

Ho sempre cercato di mantenere un profilo classico, evidente sia nell’arredamento che nel menu de “La Place”. Cerco di aderire a uno stile che, come molti altri ristoranti italiani, richiama i colori della nostra bandiera e la rinomata reputazione dei nostri ristoranti nel tempo.

Presti attenzione alla provenienza degli ingredienti utilizzati nel tuo ristorante?

Assolutamente. Se vuoi conferire uno stampo italiano, devi seguire le tradizioni; altrimenti, rischi di non essere credibile e deludere i clienti. Naturalmente, chi gestisce un ristorante italiano cerca sempre di utilizzare merci provenienti direttamente dall’Italia, come ad esempio le vongole veraci, le mozzarelle e molti altri prodotti.

Quali sono gli aspetti che ritieni più importanti per soddisfare i clienti nel settore della ristorazione?

Oltre alla pazienza e all’estrema attenzione, ogni cliente ha le proprie esigenze, e bisogna avere la sensibilità di cogliere il gusto, l’accoglienza, il sorriso e la generosità richiesti in quel momento.

Quali qualità cerchi in un membro del tuo staff?

Innanzitutto, spirito di squadra e umiltà! Per avere una buona squadra, è essenziale saper coordinare il lavoro e essere concilianti nella gestione del personale. È fondamentale saper ascoltare le esigenze di ciascuno e creare sinergie e un’atmosfera familiare.

Quali sfide incontri nel rimanere al passo con le ultime tendenze?

Tutte le sfide dipendono dal tipo di clientela che frequenta il ristorante. Sono proprio i clienti a indicarti quale vino preferiscono e quali sono i prodotti migliori per una determinata pietanza.

Quali sono le sfide più grandi che hai affrontato come ristoratore?

Una delle difficoltà più significative è stata il mantenimento del nome del ristorante, che purtroppo non è stato possibile cambiare, essendo un locale storico del Comune di Meyrin.

In che modo il tuo ristorante si integra nella comunità locale?

È innegabile che i cittadini di Meyrin siano stati molto accoglienti e hanno apprezzato da subito la tipologia di cucina proposta. Va notato che la nostra clientela è internazionale, con la vicinanza del CERN e delle Nazioni Unite. Inoltre, riceviamo molte visite da italiani e ginevrini del Cantone. Su questo fronte, non abbiamo nulla di cui lamentarci.

E ora la domanda classica rivolta a tutti coloro che ricevono questo premio, anche se conosciamo già la risposta: cosa pensi di questo premio e come lo accogli personalmente?

Anche se la risposta può sembrare scontata, va detto che pochi riconoscono questa professione e che anche i piccoli ristoratori come me vedono riconosciuti tutti i sacrifici e le sfide che questo mestiere comporta. Ricevere un premio è sempre gratificante, ma se proviene da un’organizzazione come la SAIG, attenta e sensibile alle problematiche degli italiani nel Cantone, ha un valore ancora maggiore. Grazie per la considerazione che avete avuto nei miei confronti.