Il Centro Frank-Thomas chiude: 100 posti offerti in hotel
Il centro di accoglienza d’emergenza Frank-Thomas, che ha ospitato circa 1300 persone dal marzo 2020, ha chiuso i battenti il 4 ottobre. I senzatetto sono stati ricollocati in due alberghi. Inoltre, c’è anche la possibilità di alloggiare in altre strutture analoghe. L’accesso a queste prestazioni avviene tramite una chiamata alla “Hotline Solidarité hébergement d’urgence” (0800 22 22 10) e un colloquio con il servizio di accettazione.
Dall’inizio della pandemia, nel marzo 2020, il centro Frank-Thomas ha fornito alloggio a persone in grave difficoltà. Fino alla fine di settembre 2022, Frank-Thomas ha ospitato quasi 1300 persone con problemi di salute fisica o psicologica. Con 125 posti gestiti dal Servizio sociale, questo luogo ha offerto 95.555 pernottamenti e quasi 200.000 pasti.
“Una crisi segue l’altra e il Servizio sociale della Città di Ginevra è sempre in prima linea. Saluto l’impegno delle squadre, la loro disponibilità e la loro agilità nell’affrontare molte sfide”, osserva il magistrato responsabile, Christina Kitsos.
Una novità per la città
L’edificio Frank-Thomas sarà smantellato e il terreno restituito al proprietario. La costruzione del complesso edilizio della stazione di Eaux-Vives potrà così proseguire. Il Servizio sociale ha assicurato il trasferimento dell’utenza senza ritardi negli ultimi giorni. Un centinaio di persone sono state ospitate in due alberghi. L’accoglienza negli hotel è assicurata 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Offre un riparo per un periodo rinnovabile di 30 giorni e il supporto di professionisti dei servizi sociali. Questo servizio è rivolto in particolare alle persone di nazionalità svizzera, titolari di un permesso B o C o il cui status amministrativo è in fase di regolarizzazione.
L’accoglienza negli alberghi è completata dalla sistemazione presso il centro di accoglienza Richemont PC, con 50 posti per uomini, 24 per donne e 3 posti riservati alle emergenze.
Linea diretta di solidarietà: 0800 22 22 10
Per accedere a questi servizi è necessario chiamare la Hotline Solidarité hébergement d’urgence (0800 22 22 10).
“Questa nuova organizzazione del sistema di alloggi di emergenza della città mira a responsabilizzare i beneficiari e a reintegrarli nella comunità”, sottolinea Christina Kitsos. “Tiene conto anche della ripartizione dei compiti tra i Comuni e i partner associativi, messa in atto grazie alle risorse votate dall’ACG, che deve ancora essere approvata dal Consiglio di Stato e dal Gran Consiglio per il 2023. L’obiettivo di 500 posti di assistenza all’infanzia sta per essere raggiunto”.
