Incontro con la Dott.ssa Luciana Vaccaro Rettrice HES-SO

Incontro con la Dott.ssa Luciana Vaccaro, Rettrice HES-SO

di Carmelo Vaccaro

Laureata in Fisica a Napoli, città nella quale è cresciuta, ha iniziato la sua carriera al CERN prima di conseguire il dottorato di ricerca in microingegneria all’EPFL. Ha proseguito la carriera di ricercatrice presso l’Istituto di Microingegneria, Università di Neuchâtel. In seguito ha assunto per tre anni la direzione di un MBA per il personale del settore sanitario presso l’Università di Losanna.

Nel 2009, è stata assunta all’EPFL per sviluppare e dirigere l’Ufficio dei Progetti di Ricerca dove ha lavorato principalmente sul finanziamento della ricerca a livello nazionale ed europeo. Nominata alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera occidentale (HES-SO) il 1° Ottobre 2013, è ora Rettrice di un’istituzione che accoglie circa 22’000 studenti, e comprende 28 scuole attive nell’insegnamento e nella ricerca in sei settori disciplinari. Da rilevare che, Luciana Vaccaro, è il primo Rettore ad occupare questa carica all’HES–SO.

Dott.ssa Vaccaro, dal 2013 Rettrice HES-SO , cosa ha apportato e migliorato in questo importante organo universitario nell’orientamento all’apprendimento e tolto in materia di apprendistato?

Innanzi tutto la formazione di tipo HES (SUP in italiano – Scuola Universitaria professionale ) ha rivalorizzato la formazione professionale secondaria, l’apprendistato, dando uno sbocco universitario a queste professioni. Personalmente, mi sono impegnata affinché tutte le filiere di studio che hanno una laurea triennale (Bachelor) avessero anche un seguito in corso di laurea magistrale (Master). E’ importante sapere che circa il 90 % dei nostri studenti si immette nel mondo del lavoro alla fine della laurea triennale e che il 96% trova un impiego entro un anno dalla fine degli studi nel proprio campo di competenza. Questo è il dato che mi rende più fiera.

Significa che offriamo un futuro ai nostri studenti e che partecipiamo alla prosperità della nostra società in generale. Ciò detto, circa il 10% prosegue o riprende gli studi conseguendo una laurea magistrale, che permette di avere maggiori responsabilità e avanzamento professionali. Inoltre mi sono molto impegnata per rafforzare la ricerca applicata. Sono molto fiera che i professori hanno risposto in maniera molto positiva profilandosi con successo nell’acquisizione di fondi di ricerca competitivi esterni, tanto al livello nazionale che internazionale.

Dal 1° agosto del 2021, prima donna a presiede la Chambre des hautes écoles spécialisées de swissuniversities, cosa consiste questa carica e come ha cambiato la sua vita?

È un ruolo di coordinazione della politica nazionale in termini di ricerca e formazione di tipo HES. Ma non molto è cambiato per me. Sin dall’inizio del mio primo mandato mi sono impegnata molto sul livello federale, in tutti gli organi di governance, perché credo che la costruzione di uno spazio comune di formazione e ricerca sia benefica per tutte le istituzioni. Assumere la presidenza della camera è stato naturale. Detto questo, sono fiera che i miei colleghi mi abbiano dato la loro fiducia.

Quali sono i principali motivi per aver preferito altre prospettive professionali a quella di una carriera universitaria in Fisica, per la quale ha concentrato la maggior parte dei suoi studi?

La fisica ha rappresentato una bellissima parte della mia vita. Ma a un certo punto lo spazio del laboratorio in senso figurato mi stava stretto. Sentivo il bisogno di impegnarmi per il bene comune e l’ho fatto pe quello che sapevo fare, cioè formazione e ricerca universitaria.

Con le diverse crisi che si stanno succedendo, cosa prevede nel futuro nell’HES-SO, la seconda istituzione accademica più grande della Svizzera, o nell’insegnamento in generale?

La HES-SO ha superato brillantemente la crisi COVID, grazie a un impegno collettivo straordinario una settimana dopo l’entrata in vigore del lock down, più di 900 corsi sono passati in modo virtuale. Inoltre i dati ci mostrano che il tasso di successo agli esami è stato comparabile con gli anni precedenti, pur non avendo abbassato le esigenze agli esami. Certo, tutti hanno sofferto, ma per me come Rettrice era importante che il danno per la loro fase di studi fosse il più piccolo possibile.

Oggi la situazione è diversa. La crisi geopolitica implicherà probabilmente un aumento dei costi e una contrazione delle risorse finanziarie. Ma l’istituzione è solida e io ho fiducia nel futuro. Infine la crisi climatica, ha già indotto importante riflessioni sia sulla ricerca che sulla formazione offerta.

Qual è il messaggio che vorrebbe inviare ai quasi 22.000 studenti che rappresenta?

Io ho fiducia in loro. Sono il futuro della società e grazie all’impegno fornito negli studi, saranno in grado di affrontare le sfide del futuro. Dal nostro canto, la HES-SO s’impegna per fornirgli la migliore formazione possibile grazie all’impegno di tutti, dei professori, del personale tecnico e amministrativo e anche della loro Rettrice!