Non solo covid; effetti secondari della pandemia

Non solo covid; effetti secondari della pandemia

Non solo covid; effetti secondari della pandemia

della Dott.ssa Ilaria Di Resta

Gli effetti della pandemia causata dal Sars-Cov2 non sono solo gli effetti devastanti di un’infezione che non accenna a fermarsi, anche se a tratti rallenta, ma anche un cambiamento radicale delle abitudini di tutti noi, con un impatto sulla nostra vita e sulla nostra salute.

L’utilizzo costante delle mascherine, cosa per noi occidentali assolutamente inusuale, è ormai diventato un’abitudine forzata anche solo per andare a fare la spesa o semplicemente una passeggiata in luoghi non isolati. Molto di noi hanno lamentato diversi fastidi da questo utilizzo prolungato. Alcuni descrivono un senso di soffocamento, altri manifestano irritazione della pelle, si parla addirittura di dermarosi dovute all’utilizzo costante delle mascherine; altri lamentano un senso di claustrofobia, senza parlare del fatto che bisogna trovare il giusto posizionamento per far si che non si appannino gli occhiali.

Proprio per capire se ci fossero degli effetti nocivi, sono stati fatti alcuni studi per valutare gli scambi gassosi attraverso le mascherine chirurgiche. Questi studi hanno dimostrato che l’uso prolungato non da nessuna tossicità da anidride carbonica, né provoca una mancanza di ossigeno. Ovviamente le mascherine rendono la respirazione più difficile e questo può avere un impatto per le persone affette da malattie respiratorie tipo BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) asma, o altre gravi malattie polmonari croniche, ma non per via dell’aumento di anidride carbonica che si diffonde liberamente attraverso le mascherine, consentendo il normale scambio di gas durante la respirazione.

Quello che invece viene bloccato è il virus. È bene quindi ricordare che le mascherine sono tra le migliori armi a disposizione nella difesa contro la diffusione del COVID-19, non per proteggere noi dal contagio del virus, ma per impedirci di contagiare gli altri. Però, per evitare piccoli inconvenienti causati da microparticelle che si staccano andando ad irritare la gola e le vie respiratorie in generale, è importante utilizzare mascherine di buona qualità, cambiarle secondo le indicazioni del fornitore o lavarle accuratamente e frequentemente, nel caso di mascherine riutilizzabili.

Un altro problema che sta diventando una preoccupante conseguenza del cambiamento delle abitudini, è l’aumento dell’obesità nell’infanzia e l’incremento della pubertà precoce. Anche in questo caso sono stati fatti diversi studi che hanno evidenziato una correlazione tra lockdown e questi problemi. La pubertà precoce è definita come inizio della maturazione sessuale prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 anni nei maschi. E’ una patologia che rientra nell’ambito delle malattie rare, con un’incidenza di 0,1-0,6% della popolazione. Proprio perché si tratta di una patologia rara, è saltato subito all’attenzione degli endocrinologi infantili l’aumento dei casi a partire dal marzo/giugno dell’anno scorso, periodo del primo lockdown, fenomeno che dura tutt’ora.

L’ipotesi dei ricercatori è che alla base ci sia una combinazione di fattori concomitanti che si sono verificati durante il lockdown: modifiche dello stile di vita (scarsa attività fisica), modifiche dell’alimentazione (è stato il momento in cui tutti si sono cimentati ai fornelli) e l’uso prolungato di Pc e tablet per seguire la scuola a distanza. Questo è particolarmente vero per tutti i paesi dove c’è stato un confinamento molto stringente, come Italia e Francia.

La pubertà precoce, comunque, era già un fenomeno in crescita, dove la dieta, e soprattutto l’apporto di proteine rispetto a cent’anni fa, svolge un ruolo importante nell’innescare questa patologia. Infatti le proteine favoriscono l’incremento di peso e l’aumento del grasso corporeo, uno stimolo potente per l’inizio della pubertà. Almeno nelle bimbe la correlazione sembra evidente, perché l’adipe in eccesso favorisce la produzione di estrogeni e quindi lo sviluppo del seno e l’arrivo del menarca. Inoltre, rispetto al passato, sembra assai probabile che abbia una responsabilità l’esposizione agli interferenti endocrini, sostanze simili agli estrogeni o ad altri ormoni che si trovano ormai dappertutto, dai fitoestrogeni di molti vegetali, ai ritardanti di fiamma usati in computer e televisioni, fino a sostanze presenti in acqua e cibo.

I ricercatori continuano a studiare quello che sta succedendo, per cercare di eliminare le cause di questi cambiamenti. Intanto possiamo fare già qualcosa, a partire dal trovare attività ricreative e motorie per i bambini, non lasciandoli troppo tempo fermi davanti ai computer o ai televisori, fino ad evitare di eccedere con la quantità di cibo e con il cibo spazzatura. Anzi, la verità è che questi consigli valgono per tutti noi, perché anche noi adulti ci siamo ritrovati con qualche chilo di troppo e perdita del tono muscolare.

Tutti aneliamo tornare al stile di vita precedente questa pandemia, ma dobbiamo fare tutti la nostra parte. Ogni giorno i casi nel mondo continuano a crescere, ma ora a disposizione abbiamo diversi vaccini per arrestare la corsa del COVID-19. Non bisogna indugiare, perché solo la vaccinazione di massa ci permetterà di sconfiggere il nostro comune nemico e ritrovare la nostra libertà. Se non lo avete ancora fatto, iscrivetevi per accedere anche voi alla vostra somministrazione di vaccino. Io ho appena ricevuto la mia prima dose, e non vedo l’ora di fare la seconda.