Diritti Riflessi: il Comites di Ginevra per le donne

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Diritti Riflessi: il Comites di Ginevra per le donne

“In Iran si può morire per una ciocca di capelli al vento che rivendica libertà.”
Così ha inizio un articolo della giornalista Sabrina Pisu, apparso su L’Espresso nell’ottobre del 2022, che racconta la storia di Shaparak Shajarizadeh, una donna iraniana, arrestata e torturata per essere scesa in strada a capo scoperto.

Shajarizadeh e le tante altre donne che combattono per rivendicare eguaglianza e libertà sono state protagoniste dell’evento “Diritti Riflessi”, organizzato dal ComItEs di Ginevra lo scorso mercoledì 7 giugno. Un momento di incontro e riflessione alle porte della grande manifestazione del 14 giugno, una data emblematica per il diritto svizzero: si tratta infatti dell’anniversario dell’approvazione dell’articolo di legge federale che sancisce l’eguaglianza tra uomo e donna nei contesti professionali.

L’evento ha visto la partecipazione di Tina Marinari, coordinatrice delle campagne di Amnesty International in Italia, che da più di 13 anni lavora per l’organizzazione no-profit volta alla promozione del rispetto dei diritti umani, la quale ha trattato il tema scottante della lotta femminile in Iran.

Valentina Valmacco, ricercatrice e attivista della Grève Féministe a Ginevra, ha invece presentato il movimento e illustrato la situazione della parità di genere in Svizzera e nella città di Calvino.
Non potendo essere fisicamente presente, la giornalista Sabrina Pisu ha registrato e condiviso una toccante lettura del suo articolo-intervista.

Le opere dell’artista milanese Nadia Torchia – anch’essa molto impegnata nella rivendicazione dei diritti di genere – hanno fatto da cornice al discorso delle due relatrici, moderato da Andrea Pappalardo, avvocato italiano fondatore dello studio legale “Iustopia” e animatore del forum di discussione “Accade a Ginevra”.
Una quarantina di persone, presso il bar ristorante Royal Karoma di Ginevra, ha contribuito alla riflessione con interessanti commenti e domande.

L’evento si inserisce nel contesto del progetto del ComItEs intitolato “Ginevra è Donna”, dedicato a dare rilievo alle donne italiane trasferitesi a Ginevra e alla loro esperienza: i loro volti e le loro storie danno luogo a delle cards che vengono presentate alla comunità sui canali social del Comites e in occasione delle varie manifestazioni, e che si arricchiscono continuamente di nuove partecipanti.

Per ulteriori informazioni e per partecipare a “Ginevra è Donna” è possibile scrivere a formazione@comites-ginevra.ch.

Commissione comunicazione