160º Anniversario dell’Unità d’Italia

1861 – 2021: il 17 marzo si festeggia il 160º Anniversario dell’Unità d’Italia

di Samantha Gatto

In questo periodo di pandemia, che dura da ormai 1 anno, andrà ricordata una data storica ed importante: il 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del Regno d’Italia.

Questa festività nazionale vuole commemorare il giorno nel quale fu approvata la legge n. 4621 del Regno di Sardegna, per la quale Vittorio Emanuele II diventò Re d’Italia, anche se l’unificazione di tutto il paese si realizzò negli anni che seguirono.

Nel 1866 furono si aggiunsero infatti al Regno la regione del Veneto e la provincia di Mantova; poi nel 1870 fu il turno anche della regione Lazio, e nel 1918 del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia.

Questo grande e indimenticabile evento storico è stato commemorato già con grandi festeggiamenti nel 1911, in occasione del cinquantesimo anniversario, e poi ancora per il centesimo anniversario nel 2011.

A portare avanti l’unificazione dell’Italia fu un importante movimento culturale, politico e sociale, “Il Risorgimento”. Diversi sono stati gli eventi storici che hanno potuto accompagnare l’Unificazione dell’Italia, come gli “Accordi di Plombières”, che hanno portato al ritiro delle truppe francesi guidate da Napoleone III e alla Spedizione dei “Mille”.

Impossibile dimenticare la “Spedizione dei Mille” del 1860, uno degli episodi cruciali del Risorgimento, guidata dallo storico personaggio Giuseppe Garibaldi, che con il sostegno dei nobili e borghesi partì dal Sud riuscendo a liberare la maggior parte del meridione dal dominio borbonico.

Garibaldi sbarcò in Sicilia, a Marsala, l’11 maggio 1860, e qualche giorno dopo si dichiarò dittatore dell’isola in nome di Vittorio Emanuele, proseguendo la sua conquista del sud Italia mentre altri territori della penisola continuavano a insorgere contro i Borboni e a ciacciarli, primo tra tutti la Basilicata. Dopo la conquista di Napoli ci fu la Battaglia del Volturno, grazie alla quale si mise definitivamente fine al potere dei Borboni sulle terre del sud.

Giuseppe Garibaldi, simbolo dell’anima popolare del Risorgimento, celebrato padre della patria all’indomani della morte, eroe dei due mondi, è una figura fondamentale della storia nazionale.

Garibaldi ha infatti contribuito a compiere quella che oggi viene ricordata come l’unificazione dell’Italia; inoltre fu proprio in una città di mare, Marsiglia, che Garibaldi conobbe Mazzini, l’uomo politico italiano che lo introdusse ai principi della Giovine Italia e alle idee rivoluzionarie del tempo. Pertanto, c’è un’altra versione della Storia dell’Unità d’Italia dove non figurano i massacri perpetrati da Garibaldi e le sue giube rosse, nelle terre del Sud Itala, per arrivare ai fini voluti.

Si ricordano i vergognosi massacri e saccheggi di Palermo del 16 giugno del 1860. Fu il giorno più atroce per Palermo, dove Garibaldi diede carta bianca alle sue orde che commisero violenze, stupri e saccheggi d’ogni genere. Moltissimi poliziotti e le loro famiglie furono assassinati in modo veramente barbaro e sotto gli occhi dell’indifferente e del tutto consenziente Garibaldi

Oppure, la strage di Bronte, dal 6 al 10 agosto del 1860, dove Nino Bixio, su mandato di Giuseppe Garibaldi, si rendeva protagonista di un atto scellerato ed infame che la storia quella vera e non quella paludata della storiografia ufficiale e scolastica ci ha tramandato e condannato come “l’eccidio di Bronte”. Com’è solito citare: la storia viene scritta dai vincitori.

Malgrado la Storia scritta e quella vissuta, in questa occasione possiamo ricordare anche alcuni importanti poeti, che hanno saputo rendere omaggio alla nostra nazione attraverso le loro opere letterarie. Tra questi, Giosuè Carducci, considerato il massimo poeta dell’Unità d’Italia: egli seppe educare il popolo italiano a riconoscersi come tale e a essere fiero di sé stesso, riuscendo a esaltare l’Italia nelle sue dimensioni del territorio, dell’arte e della storia. Va ricordato inoltre che Carducci esaltò e cantò Giuseppe Garibaldi, «il più popolarmente glorioso degli italiani moderni».

Il giorno della proclamazione del Regno d’Italia rappresenta una data memorabile per il popolo italiano, ricordando la quale non si possono dimenticare tutte quelle persone che hanno dovuto battersi per far sì che il nostro paese si potesse unire.

Purtroppo, quest’anno non sarà possibile assistere a questa cerimonia pubblica a causa della situazione sanitaria attuale, che non permetterà l’assembramento di persone, ma di certo il popolo italiano continuerà a rendere omaggio e a ricordare questa festività nazionale esponendo le proprie bandiere tricolori fuori dal proprio balcone.

Un momento unico, che potrà continuare a essere condiviso nonostante le restrizioni imposte, mantenendo quei valori e quelle tradizioni del nostro paese: W l’Italia e tutti gli italiani sparsi nel mondo.