La Virgule et la SAIG : l’inizio di una collaborazione fruttuosa

La Virgule et la SAIG : l’inizio di una collaborazione fruttuosa

La Virgule et la SAIG : l’inizio di una collaborazione fruttuosa

La SAIG amplia il suo impegno sociale incontrando l’Associazione “La Virgule”. Lo scorso 1° dicembre, Carmelo Vaccaro, Coordinatore della SAIG, ha incontrato la direttrice de “La Virgule” per discutere delle basi di una collaborazione fruttuosa nel 2024.

Durante questo incontro con la direttrice, Crisitna Picco Rivera, abbiamo colto l’occasione per comprendere meglio le esperienze e i bisogni particolari di un’associazione sociale di tale portata.

Fondata a Ginevra nel 1994, “La Virgule”e ha come missione aiutare i senza tetto, offrendo alloggi, supporto sociale e opportunità di apprendimento. Riconosciuta di pubblica utilità, agevola il percorso verso una vita migliore, offrendo “il tempo di una virgola” per riprendere fiato.

Il programma di supporto de “La Virgule” si concentra sull’alloggio (30 posti in relais), il lavoro di strada e la distribuzione di zuppe dal 2020.

Qual è la vostra esperienza con i giovani che hanno bisogno di aiuto?

Le strutture di accoglienza svolgono un ruolo cruciale nel fornire rifugio e supporto ai senza tetto, in particolare ai giovani, una categoria particolarmente vulnerabile che richiede un approccio attento per favorire la loro reintegrazione sociale.

Il monitoraggio dei giovani in queste strutture va oltre la semplice fornitura di un tetto. È un approccio olistico che mira a comprendere le loro esigenze uniche, a elaborare piani di accompagnamento personalizzati. Dopo una valutazione approfondita, i professionisti della struttura collaborano strettamente con i residenti per identificare le sfide, che siano legate alla salute mentale, all’istruzione, all’impiego o a relazioni familiari difficili.

Questa fase iniziale si concentra sui punti di ancoraggio necessari per costruire un percorso verso la stabilità. Una volta identificate le necessità, viene elaborato un piano d’azione personalizzato, mirato a preparare i giovani a una vita autonoma e appagante. Il monitoraggio non si limita ai massimi 24 mesi di permanenza, ma si estende anche alla transizione verso un alloggio permanente.

Le squadre di monitoraggio si assicurano che i giovani abbiano accesso a un alloggio adeguato, sostenendoli nel loro percorso post-accoglienza. L’obiettivo è ripristinare la fiducia in sé stessi e rafforzare la resilienza, offrendo ai giovani senza tetto uno spazio sicuro per ricostruire la propria identità e sviluppare progetti futuri.

Quali problemi incontrate nel vostro lavoro?

Lavorare in una struttura per senza tetto è gratificante ma presenta anche sfide significative. Ecco alcuni problemi frequentemente incontrati in questo contesto:

– Problemi di salute mentale
– Dipendenze
– Mancanza di risorse
– Violenza e conflitti
– Problemi legali
– Accesso limitato all’impiego
– Problemi di alloggio a lungo termine
– Stigmatizzazione sociale

Queste sfide, sebbene non siano esaustive, sottolineano l’importanza di avere squadre ben formate, collaborazioni con professionisti della salute mentale e dei servizi sociali, così come una comprensione approfondita delle realtà che i senza tetto affrontano.

Cosa consigliereste per prevenire i problemi dei giovani?

La prevenzione richiede un approccio olistico che affronti i fattori di rischio sottostanti. Ecco alcune strategie specifiche per prevenire l’itineranza dei giovani:

– Educazione e sensibilizzazione
– Supporto familiare
– Programmi dip dell’abuso di sostanze
– Supporto alla salute mentale
– Alloggi accessibili
– Formazione alla gestione finanziaria
– Intervento precoce
– Programmi di prevenzione della violenza familiare

Integrando queste strategie nelle comunità, nelle scuole e nei servizi sociali, è possibile creare una rete di supporto più solida per i giovani a rischio di senza tetto, contribuendo così a ridurne il numero.

Di cosa ha bisogno un’entità sociale come “La Virgule” per competere con la triste realtà sociale?

Ecco alcuni bisogni generali che “La Virgule” affronta:

1. Finanziamenti
2. Volontari
3. Forniture di base
4. Collaborazioni con aziende locali
5. Alloggi accessibili
6. Servizi sanitari
7. Supporto legale
8. Comunicazione e sensibilizzazione
9. Valutazione dei bisogni

Qual è il profilo delle persone che seguite?

I beneficiari de “La Virgule” sono senza alloggio per varie ragioni come debiti, redditi precari, dipendenze, problemi di salute, divorzi, problemi familiari o giovani in formazione. Sono accolti dalle nostre squadre a partire dai 18 anni. Nel 2022, quasi 300 persone sono state aiutate da “La Virgule”.

I residenti, di età compresa tra 18 e 65 anni, sono accolti senza limiti di età. Nel 2022, 38 uomini e 8 donne provenienti da tutto il cantone hanno soggiornato, con una durata media di 13 mesi. Tra il 2021 e il 2022, il 70% delle persone accolte ha trovato alloggio o altre soluzioni abitative, mentre il 30% ha scelto altre vie a causa di problemi di salute o difficoltà di adattamento alla vita comunitaria.

Dalla crisi sanitaria del COVID-19, “La Virgule” ha ospitato 250 persone in situazioni di emergenza e in relais. Ogni anno, l’associazione orienta più di 200 persone, comprese quelle senza uno stato legale.

Il team, guidato dalla direttrice Crisitna Picco Rivera, è composto da tre operatori sociali, un intendente, due apprendisti assistenti socio-educativi e uno studente in formazione pratica presso l’HETS.
Per contattarli, è possibile chiamare il +41 79 407 44 11 o recarsi direttamente al 96, route du Grand-Lancy-112, Grand-Lancy.