Ambliopia o occhio pigro, intervista al dott. Pasquale Aurilia

Ambliopia o occhio pigro, intervista al dott. Pasquale Aurilia

di Carmelo Vaccaro

Ambliopia (occhio pigro) : importanza della diagnosi precoce e del trattamento

Il dott. Pasquale Aurilia si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Oftalmologia presso l’Università degli Studi di Napoli “ Federico II” con il massimo dei voti e lode.

Ha lavorato presso l’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli in qualità di referente oculista per le patologie neonatali e per la retinopatia del prematuro ed ha continuato la sua carriera ospedaliera interessandosi anche alle patologie retiniche e maculari, rivestendo il ruolo di responsabile del Centro di patologie maculari dell’Ospedale Ascalesi di Napoli.

Inoltre, ha approfondito le sue conoscenze in centri di alta specializzazione in patologie retiniche negli Stati Uniti, (UCLA a Los Angeles), nel Regno Unito (Moorfield Eye Hospital a Londra ) e in Belgio (Middelheimn Hospital ad Anversa).

E’ stato autore di numerose pubblicazioni scientifiche su rinomate riviste nazionali ed internazionali ed ha partecipato, anche come relatore e moderatore, a numerosi congressi italiani ed internazionali.

E’ membro dal 1982 della Società Oftalmologica Italiana (SOI) e dal 2015 della Società Svizzera di Oftalmologia (SSO).

È medico specialista FMH (Federazione Medici Elvetici) in Oftalmologia e Oftalmochirurgia e, attualmente, esercita la sua attività ambulatoriale presso la Clinque de l’Oeil di Onex e nei centri de l’oeil satelliti di Plainpalais e di Malagnou”.

Che cos’è l’ambliopia o occhio pigro?

E’ una carenza di acutezza visiva, più frequentemente monolaterale, non correggibile con occhiali, che non può essere spiegata con l’esistenza di una lesione organica e che interessa dal 2 al 5% della popolazione .

Quali sono le cause dell’ambliopia?

-Strabismo: un’alterazione del parallelismo degli occhi in cui la visione si sviluppa prevalentemente nell’occhio diritto e il bimbo sviluppa una ambliopia nell’occhio strabico.

-Difetti di vista : quando un occhio non arriva a focalizzare come l’altro a causa di una forte miopia congenita o astigmatismo o ipermetropia elevata.

-Impedimenti alla visione: cicatrici corneali, cataratta congenita o traumatica, ptosi palpebrale, nistagmo.

In tutti questi casi, la porzione del cervello deputata alla vista, sopprimendo l’immagine non nitida percepita dall’occhio più debole non si sviluppa come la porzione cerebrale controlaterale, determinando cosi una visione sfocata nell’occhio affetto, proporzionalmente al grado di ambliopia.
Di conseguenza, il bambino utilizza prevalentemente l’occhio migliore rendendo cosi difficile capire se il piccolo è affetto da ambliopia in quanto essa non interferisce con la routine giornaliera.

Cosa si deve fare per prevenire l’ambliopia?

Per prevenire l’ambliopia è necessario effettuare la diagnosi il più precocemente possibile,
effettuando una visita oculistica al bambino tra i 3 ed i 5 anni, anche in assenza di segnali e/o sintomi.

In che cosa consiste la terapia dell’occhio pigro?

La terapia dell’occhio ambliope si effettua mediante l’uso di occhiali, con la terapia occlusiva (bendaggio), o con l’utilizzo di gocce o ausili che penalizzino l’occhio che vede meglio costringendo il bambino ad utilizzare l’altro.
In caso di strabismo a volte è necessaria anche la terapia chirurgica per allineare gli occhi e farli lavorare meglio insieme

In quale momenti della giornata bisogna bendare l’ occhio buono per far migliorare il visus nell’occhio ambliope?

Quando il bambino è impegnato, fa i compiti, colora, guarda la televisione, utilizza i videogiochi e non quando dorme. E ‘anche possibile frazionare il tempo di occlusione se il bambino dà segnali di insofferenza al bendaggio prolungato

A quale età si deve cominciare la terapia per l’ambliopia?

Il più precocemente possibile, appena fatta la diagnosi di ambliopia in quanto la terapia ha scarso effetto dopo i 6-7 anni. I bambini che sono trattati prima dei 5 anni, di solito, recuperano quasi totalmente il deficit visivo ed il miglioramento sarà proporzionale alla precocità ed all’entità del trattamento effettuato

Per quanto tempo e fino a quando bisogna mettere la benda?

L’entità dell’occlusione, valutata periodicamente dall’ oculista, è proporzionata al grado di ambliopia ed all’età del bambino: da qualche ora al giorno fino ad un occlusione di 10-12 ore al giorno e può durare mesi o anche anni fino a quando si ottiene ancora un miglioramento che si arresta, normalmente, all’età di 6-7 anni, periodo in cui lo sviluppo dell’occhio è orai completato.

Che messaggio lasciare ai genitori dei bambini piccoli?

Bisogna effettuare già a 3 anni, un depistage oculistico in quanto è l’unico modo per diagnosticare precocemente l’ambliopia e, in caso di occhio pigro, cominciare subito un trattamento correttivo. Infatti il trattamento precoce consente in tutti i casi un recupero quasi completo, evitando le conseguenze che spesso sono invalidanti in età adulta.