Diversité, discrimination et violence: quel vécu dans les écoles genevoises

Diversité, discrimination et violence: quel vécu dans les écoles genevoises

Diversità, discriminazione e violenza: qual è l’esperienza nelle scuole di Ginevra?

La consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta e gli specialisti del Dipartimento per la ricerca sull’istruzione (SRED) hanno presentato oggi alla stampa due studi sulla diversità, la discriminazione e la violenza nelle scuole. Questi due studi mettono in luce l’esperienza degli studenti in ambito scolastico, attraverso i loro commenti riportati e quella degli adulti che li supervisionano. Si concentrano sui sentimenti degli attori principali.

In termini di violenza, la situazione negli stabilimenti non sembra essere peggiorata negli ultimi anni, ad eccezione delle questioni di molestie (cyber). Sembra che per gli atti di violenza come per la discriminazione le situazioni si riferiscano essenzialmente ad eventi ordinari, abusi di linguaggio, scherno, conflitti. Certe identità, reali o presunte, espongono gli studenti a esperienze di discriminazione. Questo è particolarmente vero per le caratteristiche fisiche, l’orientamento sessuale, l’abbigliamento o i risultati scolastici. Anche se la scuola, nella sua organizzazione e nelle sue pratiche, può rivelarsi essa stessa fonte di discriminazione, il clima scolastico è generalmente positivo. Tuttavia, gli sforzi di prevenzione devono continuare.

Questo è il motivo per cui le scuole di Ginevra svolgono un lavoro importante in termini di prevenzione della violenza e discriminazione e di educazione alla diversità. Il Dipartimento della Pubblica Istruzione, Formazione e Gioventù (DIP) intende rafforzare le proprie azioni per promuovere un clima scolastico attento, sicuro e favorevole all’apprendimento. Le situazioni problematiche devono essere risolte rapidamente. Dobbiamo costruire una visione comune del vivere bene insieme e valorizzare la diversità che fa la ricchezza della scuola e della società ginevrina.

Per la Consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta, “l’istituto scolastico è investito di una doppia responsabilità: da un lato, garantisce l’apprendimento collettivo nelle migliori condizioni; e dall’altro prepara ogni studente a vivere in società nel rispetto degli altri e nella tolleranza”. In questa prospettiva, il DIP continua a trasmettere conoscenze al fine di sviluppare uno spirito di apertura e tolleranza negli studenti, per affinare il loro spirito critico e per arricchire la loro comprensione storica e sociale dei fenomeni di discriminazione.

È stata inoltre presentata una presentazione delle azioni in corso. Per combattere il (cyber)bullismo tra gli studenti nelle scuole, dal 2016 il DIP ha implementato un piano d’azione per tutte le scuole. Ad oggi, quasi il 98% degli stabilimenti è stato formato per identificare e affrontare queste situazioni. La grande maggioranza di loro ha istituito un sistema di intervento e prevenzione.

Sono in corso lavori per sostenere il sistema di prevenzione e contrasto alle molestie, continuare la formazione sulla tecnica dell’intervista condivisa (TEPP), rafforzare la prevenzione delle (cyber)molestie nel contesto dell’educazione digitale, nonché i corsi di educazione sessuale e affettiva e, infine , sensibilizzando gli studenti attraverso diverse attività come lo spettacolo teatro-forum della compagnia Le Caméléon, “Un pour tous, tous pourris! “.

Valutazione del clima scolastico : quattro cicli di orientamento nel cantone di Ginevra hanno voluto entrare in un processo di valutazione del clima scolastico della loro istituzione. In stretta collaborazione con la Direzione generale dell’istruzione obbligatoria (DGEO), il Servizio di ricerca educativa (SRED) e RADIX (Fondazione svizzera per la salute), questi quattro istituti testeranno durante l’anno scolastico 2022-2023 uno strumento di autovalutazione che prende in tenere conto del parere di tutti i soggetti coinvolti: alunni, genitori e personale scolastico.
Come insegna la scuola a diventare cittadini?

Il dipartimento sensibilizza sulla discriminazione tra il personale e gli studenti, tra l’altro attraverso azioni di formazione e prevenzione nelle scuole. Il Plan d’études romand (PER) include nel suo progetto generale di formazione degli studenti un collegamento tra le materie scolastiche e il contenuto educativo più ampio. In quanto tale, la Formazione Generale del PER si concentra su temi trasversali che sviluppano la relazione dello studente con se stesso e le sue relazioni con gli altri e con il mondo (con in particolare il tema Vivere insieme ed esercitare la democrazia).

Diverse discipline come il francese, la geografia, la storia, la cittadinanza, l’educazione digitale o anche il corso sui media e le immagini al CO promuovono la comprensione storica e sociale dei fenomeni di discriminazione. L’istituzione di organismi partecipativi – come i consigli studenteschi – sensibilizza alle regole del buon vivere a scuola e all’individuazione di problematiche socialmente acute.

Nell’ambito del curriculum francofono e dei programmi cantonali, si raccomandano varie azioni per sensibilizzare gli studenti e prevenire le discriminazioni in materia di razzismo, antisemitismo, disuguaglianze di sesso, genere e orientamento sessuale. Le istituzioni possono anche avvalersi di partner esterni in caso di esigenze specifiche.