Forse non tutti sanno che. La rubrica dell’Avv. Alessandra Testaguzza
Testamento: pubblico o olografo – quali le differenze
Tutti sanno che cos’è un testamento. Meno persone conoscono la differenza tra un testamento pubblico ed un testamento olografo.
Le finalità sono esattamente le stesse e cioè quelle di esprimere le ultime volontà di una persona che decide di disporre dei propri beni.
Un testamento pubblico è un documento redatto da un notaio presso il quale rimane depositato fino al momento della morte del testatore e provvederà a pubblicarlo alla morte del medesimo. Il testamento pubblico ha il vantaggio di essere redatto da una persona esperta, di essere ben custodito fino al momento della morte e di essere pubblicato direttamente dal notaio che prenderà contatti con gli eredi designati. Presenta, però, alcuni svantaggi, primo fra tutti quello economico e quello di poter essere revocato in ogni momento da un testamento olografo redatto in data successiva e che espressamente revochi ed annulli ogni testamento precedente.
In ogni caso è particolarmente consigliato quando il patrimonio è molto consistente, i beni siano dislocati in vari paesi o vi siamo quote societarie importanti, o, ancora, se via sia ad esempio un trust.
Un testamento olografo è un documento interamente redatto di pugno, datato e sottoscritto dal testatore stesso, non necessita di forme particolari ma di elementi che debbono necessariamente essere presenti per non incorrere in nullità: la data e la sottoscrizione. Non necessita della presenza di testimoni.
Presenta il vantaggio che è a costo zero e che può essere in ogni momento cambiato dal testatore.
Ha però, lo svantaggio di poter essere stracciato da chi vi abbia interesse se non adeguatamente conservato in luogo sicuro. Si consiglia di farne più copie e di darle a diverse persone di fiducia. Altro consiglio: nominare un esecutore testamentario che può essere chiunque: un professionista o un amico, purché abbia un’idea di come funziona la carica.
Il testamento, sia pubblico che olografo, per avere effetto, deve essere pubblicato da un notaio dopo la morte del testatore. Chi vi ha interesse si recherà presso un qualsiasi notaio con il testamento (olografo in questo caso perché se pubblico provvede il notaio presso il quale è depositato) e due testimoni.
Una volta pubblicato, potrà essere inserito nella successione.
Se si è residenti in Svizzera e si hanno beni in Svizzera ed anche beni in Italia, come fare per il testamento? Se olografo si può scrivere sia in francese che in italiano. Gli eredi dovranno comunque procedere alla traduzione giurata con postilla per poterlo far valere in entrambi i paesi. Se pubblico dipende dal notaio cui ci si rivolge.
Attenzione: se in lingua francese e se viene pubblicato da notaio svizzero, per poterlo fa valere in Italia, si deve far tradurre da un traduttore autorizzato e occorre la postilla per l’Italia. A quel punto ci si dovrà rivolgere ad un notaio italiano che provvederà a redigere un “verbale di deposito di testamento straniero”, necessario per procedere alla successione per la parte italiana.