Conosciamo Stéphanie Lammar, il volto emblematico della Città di Carouge

Conosciamo Stéphanie Lammar, il volto emblematico della Città di Carouge

Conosciamo Stéphanie Lammar, il volto emblematico della Città di Carouge

Figlia di Carouge, Stéphanie Lammar è una donna convinta. Consigliere comunale dal 2003, è stata presidente del Consiglio comunale nella legislatura 2010-2011, è stata eletta in Consiglio amministrativo dal 2011, ha ricoperto per cinque volte la carica di sindaco, oltre a quella di consigliere amministrativo, e la assumerà per l’ultimo anno della legislatura, il 1° giugno 2024.

Questa esperienza politica, oltre alla sua formazione di avvocato, le permette di avere una visione lungimirante e moderna sulle questioni che caratterizzano Carouge e di cogliere rapidamente i problemi che interessano la popolazione di Carouge. Ha una perfetta padronanza dei dossier cruciali per il futuro di Carouge. Pragmatica e perseverante – come si addice a un’appassionata escursionista – Stéphanie Lammar ha dimostrato, nei suoi impegni professionali, civici e politici, di saper ascoltare le argomentazioni di tutte le parti in causa, ma anche, una volta discussa la questione, di saper prendere decisioni, talvolta difficili, e di saperle assumere.

Radicata nel suo comune e attiva in numerose associazioni e fondazioni culturali e sociali, è profondamente legata ai valori della giustizia sociale, della solidarietà e della condivisione, e difende una politica di prossimità e di soluzioni concrete per tutti.

È responsabile dei seguenti dipartimenti: affari culturali e comunicazione; edifici, manutenzione e sport; informatica, logistica e protezione della popolazione.

È anche molto impegnata nell’Association des Communes Genevoises (ACG), dove fa parte del Comitato e presiede la commissione culturale.

Con quale spirito sta affrontando questa sua terza legislatura?

Nonostante gli anni trascorsi nel Consiglio amministrativo di Carouge, sono ancora entusiasta come sempre di questa funzione che mi permette di agire quotidianamente per questo bellissimo comune di Carouge e di essere vicina alla popolazione.

I legami storici tra la Città sarda e l’Italia sono sempre presenti?

Carouge ha una sua storia, fatta di tolleranza, diversità e immigrazione. Per questo, i legami tra l’Italia e Carouge sono sempre stati molto stretti.

Infatti, nel 1886, la creazione della città di Carouge si deve a un re italiano, Vittorio Amedeo III, re di Piemonte e Sardegna, che concesse le sue lettere patenti a Carouge. Furono anche architetti torinesi a redigere i progetti della nostra città all’epoca. Va inoltre ricordato che il 26% della popolazione di Carouge proveniva dalle regioni della Savoia e del Piemonte. Questa popolazione di origine italiana non ha smesso di crescere, poiché negli anni ’50 e ’60 i lavoratori stagionali italiani sono venuti a vivere a Carouge e hanno permesso alla nostra città di svilupparsi dal punto di vista sociale, economico e urbanistico.

Perché si deve scegliere Carouge come città da vivere e crescere la propria famiglia?

Oltre all’architettura e alla storia, sono soprattutto l’atmosfera accogliente e il buon vivere a ricordarci lo spirito mediterraneo.

Carouge è quindi conosciuta e riconosciuta per il suo fascino, la sua particolare architettura, la sua vita festosa e le sue tradizionali feste conviviali e calorose.

Ma Carouge è anche ricca di apertura, diversità e tolleranza: fin dalla sua creazione nel 1786, la nostra città è sempre stata una città aperta e cosmopolita: tutte le religioni erano accettate, nessuna fortificazione bloccava l’accesso e gli scambi commerciali erano condotti con tutta la regione.

Questa è un’opportunità, ma ha anche richiesto l’impegno degli abitanti a dedicare parte del loro tempo e delle loro capacità agli altri, affinché la nostra città si sviluppi armoniosamente e i suoi abitanti si divertano a vivere qui.

È questo spirito di “convivenza” che desidero continuare a coltivare e che mi motiva giorno dopo giorno.