La Repubblica italiana ha compiuto 75 anni: da Roma a Ginevra passando per Berna
di Carmelo Vaccaro
In un clima pandemico ma fiducioso per il prossimo futuro, lo scorso 2 giugno la Repubblica italiana ha festeggiato il suo 75° Anniversario. Ecco come si sono svolti i festeggiamenti a Roma, a Berna e a Ginevra
Roma
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha condotto i festeggiamenti della ricorrenza con fermezza e sicurezza. Nel Cortile d’Onore del Quirinale, la cerimonia per il 2 giugno ha visto succedersi momenti musicali , il sempre emozionante protocollo per la posa della Corona all’Altare della Patria e, a conclusione, l’atteso ed intenso discorso di Mattarella, di fronte alle alte cariche dello Stato, rappresentanti del Governo e a un nutrito gruppo di studenti e studentesse.
Il Presidente Mattarella ha ripercorso i momenti salienti ed anche dolorosi di questi 75 anni, ma nelle sue parole ha sempre prevalso l’incoraggiamento all’unione degli italiani, alla coesione sociale e a quei valori italiani che hanno reso grande la nostra Patria e nei quali dobbiamo continuare e riconoscerci con forza ed orgoglio.
Alcune frasi hanno particolarmente emozionato i presenti e gli italiani all’ascolto, ricche di significato e pregne della forza della nostra storia. Parole che dovrebbero essere sempre ritenute nella memoria e nell’animo. Una frase su tutte riassume lo spirito repubblicano: “La Repubblica, che è libertà e democrazia, è la storia degli italiani e della loro libertà”.
La cerimonia, condotta dall’attore Cesare Bocci e stata trasmessa in diretta su Rai Uno, ha visto l’esibizione della giovane artista Frida Bollani Magoni su musiche di Lucio Dalla e Franco Battiato.
Nel corso della cerimonia è stato proiettato un filmato realizzato da Rai Cultura.
Il discorso integrale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella QUI
Anche le nostre sedi diplomatiche in Svizzera non hanno rinunciato a festeggiare la ricorrenza, facendo tesoro della tecnologia informatica.