In 600 al “Réveillon de la solidarité” della Città di Ginevra

In 600 al “Réveillon de la solidarité” della Città di Ginevra

di Carmelo Vaccaro

Sono stati più di 600 le persone che, in occasione del “Veglione della solidarietà”, nella sala comunale di Plainpalais, organizzato dal Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà della Città di Ginevra, sono stati accolti da più di 80 volontari.

Una grande festa sociale che, dopo più di due anni di Pandemia, molte persone sole, disabili, famiglie e perone di ogni età, si sono ritrovate, in questo bellissimo evento solidale, per salutare il 2022 e abbracciare il 2023. Questo sì che è sociale!

“La forza di una Comunità si misura dal benessere dei suoi membri più deboli” – Così si esprime Christina Kitsos, Responsabile del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà – “In occasione del “Réveillon de la solidarité”, questo preambolo della nostra Costituzione ha assunto il suo pieno significato. Auguro a tutti voi un Anno 2023 che faccia progredire la giustizia sociale e l’uguaglianza”. Conclude la magistrata, presente all’evento in compagnia di Uzma Khamis Vannini, Presidente del Consiglio Municipale.

Diverse le attività di divertimento si sono susseguite durante la serata, come gli spettacoli di magia di Gianfranco, esibizione di giochi di luci con Lumen, una fabbrica dei sogni. La musica da ballo del DJ ha intrattenuto i numerosi commensali fino alle 02h00 del mattino. Non è mancato il calice di Champagne allo scoccare della mezzanotte.

Il “Réveillon de la solidarité”, sicuramente è un momento di coesione sociale, momenti di condivisioni e può anche rappresentare un’ottima occasione per evadere dalla quotidianità e passare una fine dell’anno diversa dai problemi legati alla solitudine o assieme ai propri famigliari, soprattutto, se ci si trova in una situazione di momentanea indigenza.

Albert Einstein affermava: “Tutto ciò che ha valore nella società umana dipende dalle opportunità di progredire che vengono accordate ad ogni individuo.”

Foto: @Greg Clément