Al fine di garantire la continuità dei servizi di fornitura per la popolazione e sostenere le strutture pubbliche che non possono più accogliere i clienti, la Société des Cafetiers Restaurateurs Hôteliers de Genève (SCRHG) è stata incaricata di accelerare la digitalizzazione dell’offerta di ristoranti e sviluppare la propria capacità di consegna a domicilio. Questo mandato consiste nel supportare l’integrazione dei ristoranti (creazione di un account, messa in linea dei menu, fotografia di piatti, ecc.) Che lo desiderano su una o più piattaforme di consegna a domicilio di Ginevra, che si impegnano a offrire i costi. affiliazione a ristoranti e, per quanto possibile, ridurre i costi di consegna e / o le loro commissioni.
Un altro approccio per rafforzare le capacità di consegna a domicilio e digitalizzare il commercio al dettaglio di Ginevra, in stretta collaborazione con l’industria dei taxi, è in via di definizione.
Al fine di guidare le aziende di Ginevra e i lavoratori autonomi nel modo più efficiente possibile nelle loro richieste di sostegno legate alla crisi del coronavirus, lo Stato ha istituito un “chatbot”, in grado di rispondere in modo più rapido e preciso a query. Questo “agente conversazionale” viene a rafforzare la hotline (022 388 34 34) attiva per più di una settimana.
Applicazione dell’ordine 02
Il Consiglio di Stato ha inoltre adottato misure per armonizzare le norme federali e cantonali e per facilitarne l’entrata in vigore.
Il Consiglio di Stato ricorda, in conformità con le restrizioni federali del 17 marzo 2020, che sono vietate manifestazioni o incontri pubblici o privati che riuniscono più di 5 persone.
Le aziende autorizzate a continuare le proprie attività devono garantire la protezione dei propri dipendenti e il rigoroso rispetto delle norme di igiene e distanza sociale. I dipendenti non hanno bisogno di un certificato medico prima del decimo giorno di assenza. La conformità alle norme sarà verificata dalle autorità sanitarie che, se necessario, possono delegare questo compito di controllo alle forze di polizia.
Nel caso dei negozi, il medico cantonale può, in casi speciali, imporre misure aggiuntive come limitare il numero di clienti che acquistano contemporaneamente o riservare determinate fasce orarie a persone vulnerabili.
Le aziende la cui attività è vietata possono comunque eseguire riparazioni presso le case di persone in caso di ragioni convincenti o necessità essenziali (ad esempio riparazione di attrezzature mediche, frigorifero, lavatrice, ecc.).
Per quanto riguarda il settore pubblico, i contatori dell’amministrazione cantonale sono chiusi. I consigli comunali non si incontrano più e i dirigenti vengono portati a prendere le loro decisioni mediante diffusione (posta elettronica, teleconferenza).
Infine, le violazioni delle misure previste dal decreto del Consiglio di Stato saranno punite con un’ammenda penale che va da 100 a 10.000 franchi.