Consolato Ginevra: A rilento il sistema del rilascio della CIE

A rilento il sistema del rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE) presso il Consolato Generale d’Italia a Ginevra

Carmelo Vaccaro

Dal 16 novembre 2020, a meno di cinque mesi dalla messa in funzione del rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE), il Consolato Generale d’Italia a Ginevra riscontra le prime difficoltà nel soddisfare le esigenze dell’utenza della Circoscrizione che, ricordiamo, comprende i cantoni di Ginevra, Vaud e Vallese.

Da una nota pubblicata dal Consolato di Ginevra lo scorso 29 marzo, si legge che:
“Si dà avviso ai gentili connazionali che causa la grande richiesta, salvo disdette o annullamenti d’ufficio, tutti gli appuntamenti sono esauriti da qui al 28 giugno 2021. Vi invitiamo a consultare la pagina web del nostro sito a fine maggio per conoscere la data di apertura delle nuove date sui mesi di luglio e agosto.
Siete pregati di leggere attentamente questa pagina web e la pagina di apertura del servizio carte di identità elettroniche del Prenota on Line per prendere conoscenza di prerequisiti e procedure di accesso alla prenotazione.”

Relativamente ai motivi che determinano i rallentamenti nel rilascio della CIE sicuramente sussiste una carenza di personale che si aggiunge alla situazione pandemica attuale. Purtroppo, come sembra evidente, in tempo di emergenza sanitaria, il personale d’istanza al Consolato è costretto a lavorare da casa, ove non ha possibilità di accedere a tutte le risorse informatiche, oppure a lavorare in ufficio ma rispettando una turnazione che prevede il dimezzamento degli impiegati. Il pubblico, in ottemperanza a quanto previsto dalle misure anti-contagio deve essere ricevuto solo ed esclusivamente su appuntamento per evitare assembramenti.

L’utenza della Circoscrizione Ginevra, Vaud e Vallese è di notevole importanza numerica e tutti questi fattori, comportano dei ritardi importanti nel rilascio dei documenti, anche se, su richiesta di urgenza per recarsi all’estero per comprovate esigenze lavorative, il Consolato può procedere al rinnovo del passaporto in tempi più brevi. Quindi, rimangono comunque lodevoli gli sforzi che gli operatori consolari compiono in una situazione difficile.

Non è ancora chiaro se questo problema si ripercuota a tutti i livelli non soltanto per la sola Circoscrizione di Ginevra. Nonostante i motivi sopraccitati, pertinenti o meno, l’utenza ritiene carente il servizio che dovrebbe poter essere adattato alle problematiche che si presentano.

Si può arrivare alla conclusione che il progresso, con le nuove tecnologie, non è sempre un elemento determinante per la soluzione di tutti i problemi, compreso quello della lentezza delle procedure burocratiche, ma rimangono carta scritta e parole abbigliate per l’occasione.

Malgrado le varie ed innegabili conquiste portate dalla tecnologia, la competenza umana rimane una componente fondamentale per non inciampare nelle malattie dell’intelligenza artificiale. Nella speranza che questa carenza di personale nelle rappresentanze diplomatiche all’estero venga presto colmata, invito le rappresentanze elette, Com.It.Es, CGIE e parlamentari eletti all’estero di creare delle sinergie per risolvere questo ed altri problemi che incombono sui diritti degli italiani all’estero.

Oltre alle parole, ci sono anche i fatti che dovrebbero seguire.