Conosciamo la sindaca di Carouge Sonja Molinari: dal Ticino alla città sarda

Conosciamo la sindaca di Carouge Sonja Molinari: dal Ticino alla città sarda

Conosciamo la sindaca di Carouge Sonja Molinari: dal Ticino alla città sarda

Sonja Molinari è nata in Ticino dove ha seguito la scolarità sino alla Maturità. Si à poi trasferita a Ginevra per proseguire gli studi all’univerità.

Laureata in scienze politiche, ha poi ottenuto un diploma di formazione continua in ecologia e scienze dell’ambiente all’università di Neuchâtel. Vive a Carouge con la sua famiglia da più di 30 anni.

Sul piano professionale, il suo percorso si sviluppa nei settori della protezione dell’ambiente, della cooperazione allo sviluppo e della protezione dell’infanzia. Ha seguito progetti sia in Svizzera (per esempio presso il WWF) sia all’estero, lavorando per diversi anni come resposabile di progettipresso il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo in Madagascar e Senegal. Più recentemente collabora con una fondazione che promuove la responsabilità sociale delle imprese.

Candidata per i Verdi, nel 2007 è stata eletta per la prima volta nel Consiglio comunale di Carouge, di cui ha assunto la presidenza nel 2014-2015.
Eletta consigliera amministrativa nel 2020, é responsabile dei dicasteri urbanismo e sviluppo del territorio, finanza e promozione economica, viabilità e spazi verdi.

Donna impegnata e determinata, prioritari, nella sua agenda politica, sono i progetti che valorizzano il territorio, sostengono la resilianza climatica, migliorano la qualità di vita degli abitanti e le condizioni per lo sviluppo di un tessuto economico diversificato e sostenibile

Signora Sindaca, Prima legislatura e prima esperienza di Sindaco della Città di Carouge, quali e quante emozioni per aver raggiunto questo bel traguardo politico e personale?

Mi sento onorata e fiera della fiducia accordatami e della possibilità di poter assumere questa carica. Aldilà dell’aspetto personale mi fa particularmete piacere il riconoscimento e sostegno ai valori e tematiche che porto e mi tengono a cuore, tali la giustizia sociale e il sostegno alle persone più vulnerabili, o lo sviluppo sostenibile. I principi di quest’ultimo devono orientare le scelte, in materia, per es. di consumi, mobilità, sfida energetica o più globalemente in relazione con lo squilibrio climatico ed i suoi impatti. Credo nell’importanza delle iniziative a livello comunale e sono quindi felice di poter portare avanti questi temi con energia e determinazione.

Carouge è stata e comunque rimarrà sempre una Città antica e diversa storicamente dagli altri comuni ginevrini, com’è la situazione “ambiente e sviluppo sostenibile” in una Città come Carouge?

Carouge é davvero una città speciale, per la sua storia, marcata dai legami con il regno sabaudo piemontese e caratterizzata da sempre da apertura e tolleranza, un tessuto associativo e artigianale forte e da une visione globalemente progressista che perdura sino ad oggi. Speciale anche per il grande valore patrimoniale.

Come ovunque, la sfida é di accompagnare lo sviluppo importante dei nuovi quartieri (penso al PAV-Praille Acacia Vernet, ma anche al quartiere “Fontenette”) con gli imperativi di qualità di vita e relazioni sociali in termine di spazi pubblici, infrastrutture e servizi comunali. Si tratta nel contenmpo di poter accogliere in modo adeguato i nuovoi abitanti (diverse migliaia), di mantenere le prestazioni comunali, di sviluppare un urbanismo realmente qualitativo che lasci più spazio (e questo ovunque sul territorio) alla vegetazione, agli alberi, alla biodiversità alle “isole di freschezza”. Penso anche parchi giochi ombreggiati e che dispongono di acqua, suoli più permeabili e pianificazioni che favoriscano gli spostamenti a piedi o in bici. Centrali nelle riflessioni, in una città come la nostra, gli aspetti patrimoniali. Carouge é sempra stata una città innovativa: ciò deve continuare per adeguarsi agli effetti, già evidenti, dello squilibrio climatico e promuovere uno sviluppo sostenibile e decarbonizzato. È una questione di responsabilità e solidarietà fra le generazioni di oggi e domani.

Un altro tema che vorrei citare è quello del minor consumo e del riciclaggio. Il programma “Zero déchets” (lanciato già nel 2018) permette di sensibilizzare la popolazione e le ditte al riciclo, allo smistamento e alla contro gli sprechi. I risultati sono davvero positivi.
Questi orientamenti e progetti concreti implicano sforzi importanti sia di pianificazione e che di messa in opera e vorrei sottolineare il grandissimo impegno dei collaboratori e le collaboratrici della città.

Il progretto PAV, con un’alta densità di posti di lavoro e abitanti, avrà un impatto molto grande sul territorio comunale. Quali sono le implicazioni finanziarie, ma anche in termine di spazi verdi e di svago ?

È essenziale che i servizi e infrastrutture per i nuovi abitanti siano adeguati da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Sono molti i bisogni fra i quali: scuole, asili nido, sale multiuso, ma anche case per anziani, spazi pubblici e parchi. Investimenti molto alti che superano le capacità finanziare prettamente comunali. È quindi indispensabile anticipare molto e definire, con le autorità cantonali e gli attori implicati, anche dei meccanismi finanziari intrinsechi ai progetti.
Spazi pubblici di qualità e ampi, proporzionali all’alta densità urbana e alla superficie delle zone PAV sono essenziali. Un grande parco di ca 8 ettari é del resto previsto sul territorio della nostra città.

Per vivere a Carouge bisogna conoscerla e amarla, direi che à un luogo ambito per abitare, perché?

Che si viva o no a Carouge mi sembra impossibile non amarla. Si sente un’atmosfera davvero speciale. A volte pare di stare in vacanza! Le tante manifestazioni culturali di qualità; il tessuto associativo e artigianale, i molti commerci di prossimità contribuiscono in modo notevole a questo ambiente. Sì, é un luogo ambito per abitare ed é molto importate favorire una vera diversità sociale negli alloggi dei nuovi quartieri.