Città di Ginevra: conti 2020 fortemente influenzati dalla situazione economica

Città di Ginevra: conti 2020 fortemente influenzati dalla situazione economica

La situazione sanitaria unita agli effetti dell’ultima riforma fiscale (RFFA) ha interessato i conti 2020 della Città di Ginevra. Il disavanzo di 47,1 milioni di franchi si riduce a 17,1 milioni dopo la detrazione di 30 milioni dalla riserva ciclica. Gli investimenti sono leggermente superiori al budget previsto.

I conti 2020 della Città di Ginevra sono stati chiusi con un deficit di 47,1 milioni di franchi invece dei 29,8 milioni inizialmente previsti, su un budget di quasi 1,2 miliardi. Gli addebiti sono più alti del previsto mentre la maggior parte delle entrate non fiscali sono sotto il budget. Questa situazione è legata agli effetti combinati della diminuzione del reddito derivante dall’entrata in vigore, nel 2020, della riforma fiscale e del finanziamento dell’AVS (RFFA) e della crisi sanitaria relativa al COVID-19, compreso l’impatto lordo stimato a 56 milioni. Dopo il ritiro di 30 milioni, come previsto, dalla riserva ciclica, il disavanzo si riduce a 17,1 milioni. “Questa crisi ha dimostrato che le città sono in prima linea per agire. Abbiamo svolto il nostro ruolo fornendo sussidi e servizi alla popolazione e sostenendo il nostro tessuto economico, -afferma Alfonso Gomez, Consigliere Amministrativo responsabile del Dipartimento delle finanze, dell’Ambiente e degli Alloggi-. Le conseguenze finanziarie di COVID-19 non sono banali ma l’amministrazione ha saputo affrontare le sfide adattando la sua azione a questa situazione straordinaria “.

Entrate stabili

In questo contesto, la Città di Ginevra ha potuto contare sulle entrate stabili (+9,2 milioni), che si sono attestati a 1,19 miliardi. Il reddito da imposte sulle persone fisiche è significativamente superiore alle previsioni (+40,9 milioni), una differenza dovuta principalmente alle rettifiche degli anni precedenti. Sotto le previsioni, invece, il reddito relativo alle imposte sulle società (-11,9 milioni). In relazione alla situazione sanitaria, i conti risentono delle esenzioni sul reddito e di significativi introiti non riscossi (-9 milioni relativi a tasse e canoni di pubblico dominio, -3,8 milioni di esenzione dall’affitto per locali commerciali, -5,9 milioni di tasse sull’uso e fornitura di Servizi).

Uscite straordinarie

Le uscite netti, 36,5 milioni in più rispetto al budget previsto, hanno raggiunto 1,23 miliardi. Le retribuzioni del personale, che rappresentano il 40,6% dell’importo totale, rimangono in linea con il budget. Le spese di trasferimento (costituite principalmente da sussidi), che corrispondono al 29,4% delle spese della Città di Ginevra, mostrano una differenza di 14,6 milioni rispetto al budget. Questa differenza include 6,6 milioni per la prima infanzia e 2 milioni per la cultura, in connessione con le chiusure causate dalla prima ondata di COVID-19. L’incremento delle uscite è principalmente dovuto al calo del prezzo delle azioni BCGe per un importo di 21,4 milioni.

Investimenti conformi alle aspettative

Gli investimenti netti sono stati pari a 139,4 milioni di franchi, leggermente al di sopra del previsioni previste (130 milioni). Riguardano diversi grandi progetti come la Comédie de Genève (14,9 milioni), il complesso delle Minoterie (13,1 milioni), la Scuola del Pâquis-Centre (11 milioni) o il Pavillon de la danse (4,8 milioni) milioni). Il 2020 sarà stato caratterizzato da un rallentamento degli investimenti dovuto allo stesso tempo alla messa in servizio delle principali apparecchiature nel 2019 e ad una diminuzione del ritmo di lavoro dovuta a COVID-19.

Utilizzo della riserva ciclica

Conforme con il regolamento votato dal Consiglio Comunale nel 2017, il Consiglio Amministrativo propone di utilizzare, come inizialmente previsto, 30 milioni di franchi della riserva ciclica costituita per anticipare i disavanzi di bilancio previsti dal 2020 al 2024. Dopo tale detrazione, il livello della riserva ammonta a 110 milioni di franchi.

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