Cantone di Ginevra. Dodici progetti per promuovere la coesione sociale nelle aree urbane

Il Cantone cofinanzia dodici progetti per promuovere la coesione sociale nelle aree urbane

Al termine del bando lanciato a metà marzo dal Dipartimento della Coesione Sociale, una giuria multidisciplinare ha approvato il finanziamento di 12 domande presentate, e dedicate alla realizzazione di un progetto di miglioramento o rafforzamento della convivenza nei quartieri.

Qual è il punto in comune tra un dispositivo chiamato “Place aux jeunes” (Versoix), un parco giochi d’avventura a Curé-Desclouds (Thônex), un progetto chiamato “L’été au Pommier” (Grand-Saconnex), un altro intitolato “De la distance sociale aux liens intergénérationnels” (Puplinge), una fattoria urbana a Onex e una mostra fotografica sul molo di Hermance? Per quanto vari e allettanti, sono sei dei dodici progetti selezionati nell’ambito di un bando del Dipartimento della Coesione Sociale (DCS) rivolto ai comuni di Ginevra e destinato a finanziare e promuovere progetti relativi ai temi della cultura, sport e/o azione sociale e che mirano a rafforzare la coesione sociale nelle aree urbane.

Progetti che il dipartimento della coesione sociale presenterà ogni settimana sul sito ge.ch.

Perché questo bando, la cui idea è scaturita dalla seconda ondata epidemica? Se un ritorno alla normalità sta avvenendo gradualmente nella vita quotidiana, la pandemia ha visto la sua quota di misure negli ultimi quindici mesi che limitano i contatti interpersonali. Ciò ha comportato un evidente deterioramento della coesione sociale, per ragioni giuste e necessarie. Tuttavia, come sottolinea Thierry Apothéloz, Consigliere di Stato incaricato della Coesione Sociale, “la limitazione di viaggi, tempo libero, riunioni o riunioni ha avuto conseguenze negative sul nostro benessere, sul nostro comportamento e sul nostro rapporto con gli altri”.

Il DCS ha quindi voluto incoraggiare azioni di solidarietà e convivenza nei comuni, in particolare nei quartieri più precari del Cantone, che emerge dal rapporto (2020) del Centro per l’analisi territoriale delle disuguaglianze (CATI-GE), che Thierry Apothéloz ha rilanciato nel 2019. Il distanziamento sociale ha indebolito la coesione all’interno della popolazione; “Ha anche dato origine alla necessità di raggiungere gli altri, di interessarsi alle altre generazioni”, continua Thierry Apothéloz. Ancora più sfacciatamente, la cancellazione della stragrande maggioranza degli eventi pubblici nel campo della cultura o dello sport, così come di altri eventi sociali o rituali (matrimoni, funerali, compleanni, ecc.) potrebbe e può influenzare le relazioni tra gli individui. Con questo bando pubblicato lo scorso marzo, il cantone ha voluto rinnovare le relazioni tra i residenti attraverso progetti inclusivi e integrativi.

Il 18 maggio si è riunita una giuria presieduta dal Consigliere di Stato e composta da esperti esterni all’amministrazione, rappresentanti dei settori dell’azione sociale, della cultura e dello sport, nonché membri di diversi dipartimenti per effettuare la selezione finale. I progetti sostenuti dovevano rientrare nelle seguenti aree:

1. lotta contro l’isolamento o la sensazione di isolamento;
2. azioni collettive e / o comunitarie volte a (ri) sviluppare legami sociali;
3. riappropriazione della convivenza e prevenzione delle disuguaglianze territoriali.

I progetti considerati prioritari durante le deliberazioni della giuria sono quelli che hanno un impatto concreto e rapido a favore di un pubblico reso particolarmente vulnerabile durante la crisi sanitaria, e che desiderano instillare una dinamica nella lotta alle disuguaglianze e nel rafforzamento della coesione sociale in un modo più sostenibile, a livello di prossimità e in un approccio partecipativo con diversi partner locali.

Il Cantone e un partner privato hanno stanziato un totale di 300.000 franchi per questo programma, divisi equamente. I progetti selezionati saranno finanziati fino ad un massimo di due terzi del loro costo totale, l’ultimo terzo a carico del Comune in cui si svolgeranno e/o da fondi di terzi da esso richiesti. Il sostegno finanziario massimo per progetto ammonta a 50.000 franchi.

“Vedere il proliferare di idee e progetti conferma che i comuni e i quartieri sono motori della convivenza – afferma il Consigliere di Stato Apothéloz. – Il periodo difficile che stiamo attraversando non ha alterato la voglia di indossare azioni insieme, probabilmente l’ha addirittura rafforzata”.

Per evidenziare questi dodici progetti, il dossier Coesione Sociale nelle aree urbane su ge.ch ne presenterà una serie ogni settimana. Trovate da oggi una presentazione di tre progetti.