Canton di Ginevra: accesso alla vaccinazione nelle aziende ginevrine

Le parti sociali e lo Stato si impegnano a rafforzare l’accesso alla vaccinazione nelle aziende ginevrine

Il Consiglio per la sorveglianza del mercato del lavoro (CSME) ha deciso, all’unanimità dei suoi membri, di invitare i datori di lavoro del cantone di Ginevra a liberare il personale dell’azienda affinché possa farlo vaccinare durante l’orario di lavoro. L’approccio dei sindacati, delle associazioni dei datori di lavoro e dello Stato mira a favorire la vaccinazione dei dipendenti, nonché dei dirigenti aziendali, con l’obiettivo in particolare di mantenere le attività economiche e occupazionali che ne derivano.

Riuniti la scorsa settimana nei locali del Dipartimento dell’Economia e del Lavoro (DEE), il Consiglio di monitoraggio del mercato del lavoro (CSME), una commissione cantonale tripartita composta da rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro e lo Stato hanno deciso di parlare con una sola voce, per invitare le aziende ginevrine a facilitare l’accesso alla vaccinazione per tutti i loro dipendenti. I suoi membri invitano anche il personale e gli imprenditori a farsi vaccinare.

“La contaminazione sul posto di lavoro, durante i viaggi o durante le pause è una realtà, nota Joël Varone, segretario della Comunità Ginevrina d’Azione Sindacale (CGAS). La vaccinazione è un mezzo di protezione della loro salute – e di chi li circonda – senza paragoni. Può anche consentire di evitare altre misure più restrittive, in particolare l’indossare la mascherina o i controlli periodici. Nelle aziende i sindacati invitano a vaccinarsi tutti i lavoratori che non hanno controindicazioni mediche».

Preservare i posti di lavoro è una priorità condivisa

Le parti sociali e le autorità cantonali hanno osservato in particolare che i dipendenti con responsabilità professionali e familiari possono avere difficoltà a liberarsi per essere vaccinati. Chiedono pertanto ai datori di lavoro del Cantone di concedere agli interessati, se necessario, durante l’orario di lavoro, il tempo per recarsi presso uno dei centri a ciò dedicati.

“L’accesso facilitato alla vaccinazione per i dipendenti mira ad evitare nuove misure di chiusura che avrebbero gravi conseguenze per la nostra economia e i nostri posti di lavoro”, spiega Arnaud Bürgin, a nome dell’Union des Associazioni Patronales Genevoises (UAPG Raccomandiamo pertanto che i datori di lavoro, al misura delle loro possibilità, consentire ai dipendenti che desiderano essere vaccinati durante l’orario di lavoro”.

L’approccio del CSME si basa sulle ultime scoperte dell’Ufficio federale della sanità pubblica, che indicano che la vaccinazione limita il rischio di trasmissione del coronavirus e protegge da un grave decorso della malattia. Per questo i suoi membri ricordano che la vaccinazione non solo protegge se stessi e gli altri, ma crea anche le condizioni per mantenere le attività economiche ei posti di lavoro che da esse dipendono.

“Le parti sociali riunite nel CSME invitano i dipendenti e i responsabili delle aziende a essere vaccinati. Invitano inoltre i loro membri a facilitare, in modo molto concreto, l’accesso alla vaccinazione dei dipendenti. Sostengo pienamente questo approccio, che fa parte di un dialogo sociale responsabile”, conclude Fabienne Fischer, Consigliera di Stato responsabile del Dipartimento dell’Economia e del Lavoro (DEE).