Un ventata di vere tradizioni calabresi al Corso di cucina della SAIG

Un ventata di vere tradizioni calabresi al Corso di cucina della SAIG

Conoscere donne che praticano le ricette antiche di una Regione italiana è veramente difficile ai giorni d’oggi. Quel tipo di donna che ha imparato dagli anziani d’inizio secolo scorso, ebbene, sarà difficile trovarle ma esistono anche in Svizzera e, precisamente a Ginevra. Sono le donne dell’Associazione Calabrese di Ginevra che, con la maestria nel maneggiare gli ingredienti e realizzare le pietanze, hanno stupito i presenti al Corso di Cucina del 16 febbraio scorso.

La Presidente dell’Associazione Calabrese di Ginevra, Tommasina Isabella Valenzi, accompagnata dalle sig.re Concetta Folino, Maria Folino e Rachele Decicco, hanno eseguito una tipica cena calabrese: olive nere al forno, tartine all’nduja e cotica all’aceto, come aperitivo, seguito da una squisita pasta e fagioli con cotica, polpette di pane con salsiccia al sugo e castagnole come dolce.

Una bella serata come quelle che piace alla SAIG, di qui, uno degli scopi di questa attività culinaria è proprio andare alla ricerca di sapori antichi scaturiti da pietanze povere ma ricche di quei valori famigliari, quella voglia di stare insieme e preparare con cura le ricette della propria terra.

Per arrivare a comprendere la storia antica di molte pietanza, alcune anche perse, ci riusciamo solo se assaporiamo le tradizioni e culture regionali della nostra Italia. Grazie all’Associazione Calabrese Ginevra e alla sua presidente, Tommasina Isabella, per queste pietanze dell’antica tradizione calabrese.

La SAIG, con queste serate a tema culinarie, persiste nel promuovere le pietanze povere e sconosciute dal grande pubblico delle Regioni che le hanno custodite e tramandate gelosamente. Per molto tempo, infatti, questo tipo di gastronomia italiana è rimasta quasi all’ombra delle tradizioni culinarie, anche se è innegabile che in questi ultimi anni si è sviluppata una sempre più crescente curiosità verso questa cucina antica, molto tradizionalista, che spesso stupisce per la ricchezza dei propri piatti ed altre volte sorprende per la sua semplicità.

Con la longevità di questo progetto la SAIG si ritiene soddisfatta di aver raggiunto diversi scopi quali tramandare le ricette delle regioni italiane, costruire una sinergia per unire, attorno ad un tavolo, diversi connazionali e, per finire, deliziare i palati di coloro che due volte al mese si incontrano nel buon umore collettivo.