Tensioni crescenti e minacce dal Console. La SAIG punta su un dialogo costruttivo

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Tensioni crescenti e minacce dal Console. La SAIG punta su un dialogo costruttivo

La frustrazione dei cittadini italiani residenti a Ginevra si è riversata sulla SAIG, che ha cercato di dare voce alle loro preoccupazioni. Nonostante una richiesta di intervista al Console Generale il 18 novembre 2022 e numerosi tentativi successivi di instaurare un dialogo costruttivo, le richieste dei cittadini sono state sottovalutate. Il Console Generale d’Italia a Ginevra, Tomaso Pietro Marchegiani, continua a evitare di rispondere in modo chiaro, alimentando ulteriormente le tensioni. Inoltre, ha rinnovato le minacce, che hanno avuto inizio nel giugno 2022 con una raccomandata in cui minacciava di revocare i contributi per la stampa all’estero e, più recentemente, con una minaccia di “denuncia agli organi istituzionali che finanziano alcune pubblicazioni all’estero”.

Fino ad ora, la SAIG ha evitato di pubblicare le risposte del Console, poiché ritenute non pertinenti alle richieste dei cittadini italiani residenti nel Cantone di Ginevra, né consone alla pubblicazione, e al contempo per preservare il rispetto per l’istituzione stessa.

Tuttavia, è importante sottolineare che lo scambio di email tra la SAIG e il Console Generale Marchegiani è nato da molteplici tentativi di instaurare un dialogo e mettersi a disposizione per migliorare il servizio a cui i cittadini hanno diritto in base alle leggi vigenti.

Lo scorso 20 giugno la SAIG ha indirizzato una lettera al Console in seguito a diverse sollecitazioni da parte dei Soci delle associazioni aderenti. Di seguito il resoconto completo dello scambio di email, come richiesto, pubblicando contestualmente, tutte le repliche.

“Egregio Sig. Console Generale,

La SAIG, che rappresento, è un’associazione composta da varie associazioni che organizzano eventi in modo autonomo. Purtroppo, sembra che le nostre richieste di patrocinio o collaborazione siano state ignorate. Chiediamo gentilmente che Lei presti maggiore attenzione alle nostre richieste in futuro. Non crediamo che ci sia una volontà di escludere le associazioni italiane presenti a Ginevra, poiché i Consoli Generali precedenti sono sempre stati collaborativi e rispettosi.

La mancanza di risposte o di presenza da parte del Consolato danneggia l’immagine della comunità italiana e contrasta con gli sforzi fatti per promuovere l’Italia e preservare la nostra identità. Inoltre, vorremmo sollevare la questione dell’insufficiente servizio consolare offerto dal Consolato di Ginevra, che causa disagi ai cittadini residenti. Le comunicazioni sono difficili e l’accesso fisico alla sede consolare è precluso. Siamo convinti che gli italiani a Ginevra meritino servizi adeguati.

Alcuni stanno considerando di fare una petizione per segnalare le carenze dei servizi consolari.
La SAIG è disposta a collaborare e offrire informazioni pratiche, ma è necessario un dialogo e un’interazione migliore con gli uffici consolari. Speriamo che si possa risolvere questa situazione e migliorare i servizi offerti. Abbiamo già presentato alcune lamentele al agli ispettori, venuti recentemente in Consolato, auspicando un maggiore sostegno da parte del MAECI.
Attendo cortesemente una Sua risposta.”

A questa lettera, il Console Marchegiani risponde:

Gentili Presidenti,

ho già risposto in bilaterale al Coordinatore SAIG Vaccaro, senza dubbio invitandolo ad un chiarimento, alla prima occasione utile.

Poiché egli solleva anche il tema del rapporto tra il Consolato e alcune associazioni, ma lo fa in modo vago, vi ringrazio per scrivermi direttamente le vostre (eventuali) rimostranze – la lettera del Coordinatore SAIG è infatti assai generica e la durezza dei toni scelti – ritengo immeritatamente – stride con la vaghezza dei riferimenti concreti.

Inseguito a questa richiesta, quattro associazioni hanno inviato la loro lettera e le sei associazioni chiedono al Coordinatore, Carmelo Vaccaro di rispondere al Console Generale con una lettera congiunta qui di seguito del 23 giugno 2023:

“Egregio Sig. Console Generale,

in riferimento all’oggetto, trasmetto, in allegato alla presente, su specifica richiesta di tutti i Presidenti delle Associazioni aderenti alla SAIG, le risposte da Lei sollecitate.

Le rammento, per quanto concerne la SAIG, che la medesima è fondata da gruppi di persone fortemente coesi, esperti da molti anni nella rappresentanza della nostra comunità e nel volontariato, ricompensati solo dalle soddisfazioni e emozioni degli eventi da essi organizzati.

Mi preme ricordarLe che in data 28 dicembre 2022, Le è stata inviata la lista degli eventi programmati per il 2023 dalla SAIG (che allego), nella quale veniva cortesemente richiesto il patrocinio per le varie attività (Lucio Battisti Tribute Show, “Le Eccellenze italiane”, “Natale in casa Cupiello”, “Festival Calabria Ginevra”, “Settimana della cucina italiana nel mondo”, pranzo di Natale con gli anziani 160 persona circa. Inoltre, le è stato inviato il libretto del Programma delle Associazioni sempre per il 2023, che non hanno ricevuto riscontro alcuno e, sempre senza risposta da parte Sua, è rimasto anche l’invito alla serata per “Le Eccellenze italiane” a Lei inviato nel mese di marzo c.a.

Le faccio notare che molti dei sopraindicati eventi sono di considerevole importanza per le Associazioni stante il fatto che riguardano anche le Regioni di appartenenza come, nel caso del 2023, a maggio, l’evento annuale de “Le Eccellenze italiane”, a ottobre, il “Festival Calabria Ginevra” e la “Settimana della lingua italiana nel mondo” con la serata teatrale “Natale in casa Cupiello”, a novembre, la serata di gala dedicata alla “Settimana della cucina italiana nel mondo”, a dicembre il consueto pranzo di Natale con gli anziani, senza contare in aprile la cover dedicata a Lucio Battisti, la quale ha avuto un grande successo di pubblico senza alcun rappresentante del Consolato.

Atteso che, nella Sua risposta via mail alle Associazione, Lei lamenta il fatto che la lettera della SAIG del 20/06/2023 sia stata troppo “vaga, generica, dura nei toni” senza tenere conto della copiosa documentazione in Suo possesso che, invece, Le avrebbe permesso in modo immediato di ricollegare quanto lamentato in maniera specifica e puntuale.”

La risposta del Console Generale Marchegiani non si fa attendere e riportiamo come ricevuto qui di seguito:

Gentili Presidenti,

ho letto con attenzione le vostre lettere ed esse mi colpiscono molto perché hanno una portata a mio avviso davvero troppo concentrata su elementi singoli, con il rischio di perdere il quadro complessivo.

Mentre mi riservo risposte individuali a ciascuno di voi, anticipo alcuni elementi generali:

– per SAIG: vi è stata apposita riunione con me, con il Vice Console Caputo e con altri colleghi per discutere patrocini e contributi, e sono state date indicazioni precise e incontrovertibili. E’ falso dunque dire che la lettera di dicembre è rimasta senza riscontro. Vi sono stati scambi mail sulla bozza di programma annuale.

– per le attività e la partecipazione consolare a eventi di associazioni ecc.: forse sfugge che a differenza di altre gestioni, quella corrente ha molto investito anche nel Vaud e nel Vallese, visitando e incentivando decine di iniziative associative, da Yverdon fino a Sion, che non erano mai state seguite. Abbiamo organizzato anche incontri con imprenditori vallesani, al punto che altri interlocutori istituzionali hanno poi ‘scoperto’ il potenziale di quella comunità direi grazie al consolato.

– siamo riusciti ad agevolare il Cantone Vallese ad ottenere due tappe del Giro d’Italia – mancava da 60 anni…

– per i servizi: sfugge a voi la riapertura di una antenna a Losanna e di una presenza regolare a Sion. Sapete da quanti anni il consolato non si recava regolarmente nei due capoluoghi cantonali?

– Il semestre appena concluso vede un netto +22% di rilasci di passaporti rispetto allo stesso periodo del 2022. Abbiamo creato una corsia ad hoc per i minori di anni 12, permettendo di chiedere il passaporto senza nemmeno recarsi in consolato. Esistono canali preferenziali anche per gli anziani. Nessuno, ma proprio nessuno puo’ lamentarsi, nei circa 15.000 passaporti rilasciati nel triennio (nonostante il covid), di ‘essere stato abbandonato’.

– considerate che gli appuntamenti pubblicati su PRENOTAMI rappresentano solo il 70% del volume dei rilasci, il resto essendo assorbito dai canali che ho citato sopra e dalle emergenze (anche nel fine settimana).

– sfugge forse anche che gestiamo personalmente io e il Vice Console il cellulare di emergenza, con immediato e diretto beneficio in decine e decine di casi – altra novità gestionale che non ha precedenti e comporta una fatica senza pari – non a caso evitata da altri in passato.

– per gli aspetti sociali: il progetto ‘anziani’ rappresenta una novità assoluta nella rete consolare – anch’esso assorbe molte nostre energie. E’ un progetto meraviglioso che sta andando a regime, e non è basato su finanziamenti pubblici.

– per gli impegni istituzionali: non considerate che il consolato ha rilanciato una serie di attività a beneficio di tutta la collettività, con un notevole dispendio di energie. Mi riferisco alla Festa della Repubblica in formato ‘aperto’, che ha un costo organizzativo immenso (a proposito di partecipazione, spiace notare che pochissimi di voi abbiano mostrato interesse all’iniziativa). Lo stesso per la Festa di Natale, e per il Carnevale. Anche grazie al Comites di Ginevra – ma non per il 2022 – l’8 marzo ha ripreso ampleur.

– Ho voluto riprendere con vigore il sostegno istituzionale alla commemorazione di Mattmark, riuscendo nel ’22 a garantire anche la presenza di SE l’Ambasciatore d’Italia in Svizzera – e complimenti al Comitato Mattmark e al Comites Losanna per non aver mai abbassato la guardia. Vi sono tutta una serie di attività promosse direttamente dal consolato, mai svolte prima. Questo ha un costo in termini di energie e tempo.

– per la comunicazione: abbiamo dato visibilità a decine e decine di eventi associativi, a costo zero, tramite la nostra newsletter ‘Il Consolato informa’. Se qualche evento ci è sfuggito chiediamo venia, ma si tratta di casi veramente isolati. Diversi eventi sono stati lanciati piu’ volte, con una mia redazione personale dei testi da pubblicare perché il materiale fornito era sinceramente poco adatto alla diffusione da parte di un consolato. Anche questo temo che vi sia sfuggito. Non credo che precedenti gestioni vi avessero dato queste opportunità. Perché non la citate?

– nuova Sede consolare a Carouge: altro elemento di grande impegno e fatica, che ha implicato molte energie e tempo a me e a tutto il mio staff, tanto per l’individuazione del bene, per le procedure di acquisto e per quelle di gara attualmente in corso. Si tratta pero’ di un grande servizio a tutti voi e alla comunità intera, in prospettiva: li sarete serviti meglio, con maggiore sicurezza e procedure piu’ efficaci.

In definitiva, e con riserva di risposte puntuali singole, vorrei dirvi che l’azione consolare in questo triennio è stata in costante crescita, ampia, generosa, innovativa e ricca di attività assai faticose (e infatti mai intraprese prima da altri).

Non vi è quindi né vi puo’ essere un disinteresse verso la comunità e verso le associazioni, da parte mia o dei colleghi. Se fate un bilancio sereno e complessivo, senza fermarvi ai limiti della vostra singola attività, capirete che l’azione consolare sui tre Cantoni è e vuole rimanere quanto piu’ possibile ampia e generosa.

Alla luce di quanto sopra, e con riserva di approfondimenti, torno a respingere garbatamente ogni accusa di mancata attenzione verso le vostre associazioni, accusa infondata, anzi assai poco comprensibile, e del tutto incompatibile con il quadro reale ed oggettivo che ho sopra tratteggiato.

Credetemi, non avete il panorama complessivo della nostra attività. Vi invito quindi alla cautela nel trarre conclusioni affrettate: vi mancano semplicemente i dati generali – ricordate che abbiamo 3 Cantoni, e ben piu’ estesi di Ginevra – e rischiate di affidarvi a voci di corridoio tendenziose – Alcuni hanno un’agenda personale da coltivare e hanno interesse a seminare discordia, mentre il consolato ha una agenda di…130.000 iscritti e non ha alcun altro interesse se non servirli tutti al meglio, sull’intero territorio.”

Destabilizzato da una tale risposta, vaga e non attinente alle richieste effettuate, il Coordinatore della SAIG, a nome di tutte le Associazioni aderenti, risponde:

“Gentile Console Generale,

Ci rincresce costatare che, le risposte da Lei fornite, anche se hanno ritenuto tutto l’interesse e la nostra attenzione, non riteniamo che le sue vaste illustrazioni, diano una risposta esauriente alle varie tematiche sollevate. Mentre, con piena soddisfazione da parte nostra, viene dato spazio e soluzioni indirizzate ai cantoni Vaud e Vallese, che ricordo fanno parte della Circoscrizione Consolare dall’ottobre del 2011 inizialmente anche al Cantone di Friburgo, non è data la stessa considerazione al Cantone di Ginevra.

La rendiamo partecipe che, questo scambio di corrispondenza, non risolve alcuna problematica. Come da Lei suggerito, si è deciso, oltre alla pubblicazione di un comunicato stampa inerente a tutto ciò, nella riunione SAIG del 29 giugno 2023, che sarebbe opportuno e auspicabile che, Lei presenzi ad un incontro presso la SAIG, con le sue associazioni e le realtà associative del Cantone che lo desiderano, per affrontare e cercare di risolvere o migliorare le erogazioni dei servizi consolari con nuove idee e soluzioni, come da Lei suggerito, con un incontro da organizzare in tempi brevi e, se possibile entro ilo 15 luglio prossimo.”

A questo punto, al fine di promuovere un clima di dialogo e trasparenza con i cittadini italiani residenti a Ginevra, la SAIG ha organizzato un incontro il 6 luglio, al quale sono stati invitati il Console Generale Tomaso P. Marchegiani e il Comites. Mentre il Comites ha risposto positivamente, con la presenza della Presidente Ilaria Di Resta e alcuni consiglieri, il Console Generale ha deciso di non partecipare all’incontro e ha inviato un’email con il seguente contenuto:

“Ho preso nota della riunione di domani, mi farete sapere gli esiti. Leggendo le lettere e le varie email mi pare che le conclusioni siano già tratte.

Non partecipo, e non posso partecipare: mi si accusa ingiustamente e senza fondamento, mi vengono scritte diverse lettere assai critiche, sull’onda dell’emozione negativa, le accuse (ripeto ingiuste e ingiustificate) vengono pubblicate su media finanziati anche dal contribuente italiano, mentre le mie repliche vengono bollate come ‘non complete’.

Se questo è un ‘invito’, dall’esterno appare come un tribunale precostituito: quale funzionario dello Stato vi immaginate possa partecipare?

Vi auguro sinceramente una rinnovata aderenza alla realtà fattuale di numeri e dati, piuttosto che ad emozioni negative fini a sé stesse e a cercare lo scandalo.

Siete sempre i benvenuti in consolato, spero in occasioni prossime e senz’altro piu’ equilibrate.”

Di seguito un riassunto di quanto scaturito dall’incontro del 6 luglio, comunicato al Console il giorno dopo l’incontro e le risposte di quest’ultimo cosi come le abbiamo ricevute:

“L’incontro organizzato dalla SAIG “Criticità dei Servizi Consolari: Appuntamenti, Notarile, Carta d’Identità e Passaporto” ha attirato l’attenzione, lo scorso giovedì 6 luglio, di una settantina di italiani insoddisfatti e in cerca di risposte. Durante la serata, sono stati condivisi eventi, aneddoti e storie che hanno messo in luce una situazione difficile che la Circoscrizione Consolare di Ginevra sta affrontando.

L’incontro è stato moderato da Carmelo Vaccaro, Coordinatore SAIG, con il supporto dei presidenti delle associazioni aderenti (non aderenti) T. Isabella Valenzi, A. Trevisan, V. Bartolomeo, G. Cascioli e C. Petruzzi. Sin dall’inizio è stato chiarito che l’incontro è stato convocato in seguito a uno scambio di email tra SAIG, associazioni e Console Generale Tomaso P. Marchegiani, e che le risposte ottenute da quest’ultimo, non sono state esaustive.

L’obiettivo della serata non è stato quello di creare un clima di provocazione, ma di sensibilizzare le autorità consolari riguardo alle problematiche riscontrate dai cittadini italiani. È fondamentale che le istituzioni competenti prestino maggiore attenzione alle richieste e alle esigenze della comunità italiana a Ginevra.

Vaccaro ha annunciato la presenza di alcuni Consiglieri del Com.It.Es. di Ginevra e della Presidente, Ilaria Di Resta, il Consigliere del Com.It.Es. di Losanna VD e VS, Paolo Frattolillo, gli ex Presidenti del Comites di Ginevra, Francesco Celia e di Losanna, Grazia Tredanari. Presente anche il Presidente dell’Ass. Siciliani di Ginevra, Salvino Testa.

Gestire il dibattito e accogliere tutte le critiche e testimonianze non è stato un compito facile, dato che il pubblico era profondamente arrabbiato e indignato e l’atmosfera era tesa e carica di frustrazione. Le principali critiche sollevate riguardano la gestione degli appuntamenti, l’accoglienza presso il Consolato, le procedure notarili e l’emissione della carta d’identità e del passaporto. I partecipanti hanno espresso il loro disagio per il trattamento ricevuto e hanno sottolineato l’urgente necessità di migliorare le prestazioni dei servizi consolari. Questa serie di esperienze ha confermato che la situazione attuale dei servizi consolari nella Circoscrizione di Ginevra è diventata insostenibile.

L’aspettativa emersa è che le autorità responsabili (CGIE e Comites) prendano seriamente in considerazione le preoccupazioni sollevate durante questo incontro e lavorino per risolvere le criticità evidenziate. È noto che sia un diritto di tutti gli italiani all’estero, potere accedere a servizi consolari di qualità e ottenere un’attenzione adeguata da parte delle istituzioni. Solo così si potrà garantire che i connazionali a Ginevra ricevano il supporto necessario per affrontare le sfide che incontrano nel loro quotidiano.

Alla fine della serata, costantemente animata da una certa agitazione, sono state fatte alcune proposte che garantirebbero un miglioramento immediato.

1. Migliorare l’accoglienza: È fondamentale garantire un’accoglienza più efficiente e cordiale presso il Consolato, per far sentire i cittadini italiani più supportati e assistiti.

2. Ottimizzare l’assistenza ai nati prima del 1945: È necessario dedicare maggiore attenzione e risorse all’assistenza e alle necessità specifiche dei cittadini italiani nati prima del 1945.

3. Allungare a 8 mesi gli appuntamenti: Questo consentirebbe agli utenti di avere una maggiore tranquillità sapendo di avere una prenotazione garantita nel sistema.

4. Eccezioni per gli anziani senza carta di debito: Questo consentirebbe loro di avere alternative di pagamento adeguate alle loro esigenze, garantendo un accesso equo ai servizi consolari.

5. Dedicare più ore ai documenti di identità: Sarebbe importante garantire una maggiore disponibilità di risorse e tempo, rispetto agli attuali orari di apertura al pubblico di 3 ore e mezza al giorno, al fine di evitare lunghe attese.

6. Migliorare la comunicazione, anche tramite il sito web: È essenziale migliorare la comunicazione tra il Consolato e i cittadini italiani, fornendo informazioni chiare, aggiornate e facilmente accessibili attraverso il sito web istituzionale.

Si è anche discusso delle eventuali nuove assunzioni, che richiedono tempo e formazione. Pertanto, per risolvere tempestivamente la situazione, si propone di insistere sull’invio di una missione ad hoc da parte del MAECI.

Queste sono solo alcune delle proposte emerse, che richiedono una risposta rapida per garantire un servizio consolare di qualità e soddisfare le esigenze dei cittadini italiani all’estero.

In conclusione, la SAIG ha suggerito l’istituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga tutti gli attori chiave, tra cui il Consolato, il CGIE, il Com.It.Es, la SAIG e le associazioni, al fine di facilitare una discussione costruttiva e collaborativa per aiutare il Consolato a ottenere miglioramenti significativi nei servizi consolari offerti. L’obiettivo è lavorare insieme per soddisfare al meglio le esigenze della comunità italiana nella circoscrizione consolare di Ginevra.

La risposta del Console Generale Marchegiani

“Alcune reazioni concrete e senz’altro utili – pur sottolineando che l’interlocutore istituzionale del Consolato, sui servizi, è il COMITES, non altre formazioni:

1) Ricordiamoci che ora l’accoglienza e’ garantita da una unita’ carabinieri perfettamente bilingue – cosa rarissima – e da una guardia locale. mai prima d’ora si aveva avuto a disposizione questo spiegamento di forze al cancello. Ricordiamo pero’ – non lo considerate mai – che il personale del consolato e’ stato aggredito piu’ volte da soggetti esagitati e violenti. L’accoglienza purtroppo non puo’ diventare un salotto, e questo a causa dei grandi numeri di utenti che si recano in consolato.
Non menzionate l’utilissima biblioteca per bambini, che ho creato grazie a donazioni e che agevola molto l’accoglienza dei minori.
Sempre disponibile se avete idee concrete e specifiche da suggerire

2) Nessuno dice mai che l’assistenza agli anziani e’ stata da me voluta e creata, a costo zero. E’ migliorabile? Sicuramente, ma chi puo’ mettervi altre risorse? Al momento non intravedo possibilita’ concrete, salvo proposte realizzabili che vorrete fare

3) Possiamo valutarlo con il Comites: in altre sedi che cosi fanno tutti gli appuntamenti si riempiono in poche ore e poi pero’ si registra un tasso altissimo di mancata presenza all’appuntamento, perche’ distante. non avete rilevato che gli operatori passaporti sono passati da 5 a 9 negli ultimi mesi, questo lo si vede dal volume dei rilasci e dalla ormai quasi totale assenza di ‘emergenze’. Approfitto per infomare che da venerdi prossimo apriamo comunque ulteriori appuntamenti per urgenze documentate. Continuate a non rilevare la notevole novita’ di Losanna e di Sion. Il cantone di Ginevra, dovete considerarlo, e’ molto agevolato nei rapporti con questo ufficio.

4) Giova sapere che il contante non potrebbe essere usato dai nostri operatori: ci vorrebbe un cassiere vero e proprio, e quindi un passaggio in una cassa (ossia un rallentamento del processo). L’unica via d’uscita e’ eliminare il contante. Daremo agli anziani sprovvisti di carta di debito un codice con il quale pagare facilmente alla posta qui accanto.

5) Capisco ma ad oggi non ho personale per questo, mi dispiace. Si va verso una integrazione tra passaporti e CIE e questo, indicativamente da novembre, consentira’ migliori sinergie di personale

6) Questo e’ un punto molto utile e importante: stiamo cambiando modello di sito (quello attuale non funziona perche’ ormai non piu’ supportato da Roma). La comunicazione via sito deve migliorare, siamo tutti d’accordo.

Torno a chiedere di pubblicare contestualmente TUTTE le mie repliche, e non solo le vostre proteste – pena denuncia agli organi istituzionali che finanziano alcune pubblicazioni all’estero, per manifesta e provocatoria discriminazione a danno del lettore. Questo vale anche per i passati scambi.”

Una risposta sicuramente meno provocatoria, con delle risposte coerenti. Sfortunatamente non è mancata un’altra minaccia.

Il Coordinatore della SAIG risponde come segue con un’ultima e-mail.

“Gentilissimo Console Generale,
Ancora una volta lei preferisce le minacce al dialogo.
Per rispondere a: pena denuncia agli organi istituzionali che finanziano alcune pubblicazioni all’estero, per manifesta e provocatoria discriminazione.

Le ricordo l’art. 21 della costituzione italiana. Inoltre, non è stato pubblicato niente sulla stampa che prende contributi e anche se fosse, mi appello al l’art. 21 della nostra amata Costituzione. E quello che è stato e sarà pubblicato nel prossimo numero de « La Notizia di Ginevra » sarà l’espressione del malumore dei nostri connazionali e non accuse nei suoi confronti o nei confronti del Consolato.

Non abbiamo mai negato il suo diritto di replica, ma considerando che ci hanno comunicato che non dovevano darci foto sue e Lei stesso ha rifiutato di rispondere alle nostre domande, pensavamo che scherzasse.

Inoltre, non abbiamo ricevuto una richiesta formale del suo sacrosanto diritto di replica e nemmeno un testo consono per la pubblicazione. Pertanto, la invitiamo a mandarci quanto desidera esprimere al nostro tentativo invano di un dialogo che ci permetta di chiudere definitivamente questo scambio di email che sembra una chat di un qualsiasi social.

Si auspica solo che non degeneri un semplice invito al dialogo ad uno scontro dove a rimetterci sarà l’immagine della nostra amata Italia.
Mi auguro di rivederla presto anche per un caffè per chiacchierare dei dettagli di questa situazione.”

In conclusione

Siamo fiduciosi che con questa pubblicazione si siano rispettate le aspettative del Console Generale e che si possa finalmente porre fine a questa discussione, aprendo così la strada a una maggiore collaborazione e comprensione reciproca.

Auspichiamo che da questo momento in poi le divergenze personali possano essere accantonate e che si possa cominciare a lavorare insieme per trovare un terreno comune, al fine di migliorare la situazione degli italiani residenti a Ginevra e promuovere un clima di cooperazione e dialogo costruttivo.

Solo attraverso un impegno comune e una visione orientata al futuro sarà possibile affrontare le sfide, migliorare il malcontento esistente e lavorare per il benessere degli italiani residenti nel Cantone di Ginevra.

Carmelo Vaccaro
Coordinatore SAIG