Schermi, parliamone! Una campagna per aprire il dibattito e stimolare la riflessione
Lo scorso 28 novembre, la Sindaca della Città di Ginevra, ha tenuto una conferenza stampa sul progetto “Écrans, parlons-en!”.
Gli schermi sono ovunque e fanno parte integrante della nostra vita quotidiana. Questa onnipresenza ci interpella tutti, sia per quanto riguarda il nostro uso personale che per le pratiche professionali. Come aiutare i genitori a gestire l’uso degli schermi da parte dei loro figli? Come rispondere ai bambini che vedono continuamente gli adulti attaccati ai loro smartphone? Come supportare i professionisti dell’infanzia e della gioventù che cercano di adattarsi a questi cambiamenti? Queste sono solo alcune delle domande affrontate dalla nuova campagna Schermi, parliamone! lanciata dal Dipartimento della coesione sociale e della solidarietà della Città di Ginevra, in collaborazione con la Fondazione Action Innocence.
Con un titolo volutamente aperto, Schermi, parliamone! esprime la volontà di accompagnare senza demonizzare, informare, aprire il dibattito e stimolare la riflessione senza colpevolizzare. La campagna si propone di affrontare il tema dell’uso degli schermi dall’infanzia fino all’età adulta, al di fuori del tempo scolastico. Per coinvolgere i più piccoli, i bambini, gli adolescenti e gli adulti che li circondano, l’iniziativa coinvolge il Servizio per la prima infanzia, il Servizio scuole e istituzioni per l’infanzia, il Servizio della gioventù e il Servizio sociale della Città di Ginevra.
Il DCSS ha voluto instaurare una partnership con un ente conosciuto e riconosciuto, un organismo di riferimento nella Svizzera romanda: la Fondazione Action Innocence, che in 25 anni ha sviluppato una reale competenza nella prevenzione dei rischi legati alle pratiche digitali.
Materiale di prevenzione multilingue
La campagna Schermi, parliamone! durerà due anni e si rivolgerà sia ai professionisti del settore che al grande pubblico, senza trascurare i gruppi di popolazione spesso distanti dalle istituzioni. Si basa sul materiale di prevenzione sviluppato da Action Innocence, tradotto in 12 lingue e adattato in francese facile da leggere e comprendere (FALC). La Fondazione offrirà anche formazioni per mediatori culturali.
Eventi per ogni pubblico
La campagna inizierà con un convegno destinato ai professionisti dell’infanzia e della gioventù, a cui parteciperà il noto psichiatra Serge Tisseron, creatore delle linee guida 3-6-9-12. Questo evento sarà seguito da due giornate per il grande pubblico destinate alle famiglie, interamente gratuite. Action Innocence sarà presente con un gioco immersivo per facilitare il dialogo intergenerazionale e uno spazio di dialogo dove genitori e bambini potranno porre domande. Durante il weekend verranno proposte molte altre attività ricreative e ludiche, con e senza schermi.
Una presenza nello spazio pubblico
L’obiettivo della campagna è sollecitare e stimolare il dibattito; una mostra itinerante, accompagnata da attività di prossimità, percorrerà la città. Contemporaneamente, un padiglione per studenti dagli 8 ai 10 anni sarà installato nei cortili delle scuole per affrontare insieme le loro pratiche digitali e i rischi associati. Queste diverse iniziative saranno sostenute da una campagna di affissione nello spazio pubblico.
Fin dal lancio del progetto, il DCSS e Action Innocence hanno radicato il loro approccio nelle pratiche digitali dei bambini e degli adolescenti. A tal fine, sono stati incaricati la Haute Ecole pédagogique del Canton Vaud e il Medialab dell’UNIGE per raccogliere l’opinione di bambini e giovani attraverso focus group.
Leggere, creare, giocare, muoversi nella Città di Ginevra
Per fornire suggerimenti alle famiglie, sarà ampiamente distribuito un catalogo di attività Leggere, creare, giocare, muoversi, un modo per rafforzare il messaggio della campagna e accompagnare le famiglie nella gestione degli schermi.
Per la Direttrice generale di Action Innocence, Tiziana Bellucci: «Oggi, si tratta di “collaborare piuttosto che combattere”. È essenziale sostenere i genitori e i professionisti nell’accompagnamento dell’uso degli schermi da parte dei bambini. Nella nostra società iperconnessa, il coinvolgimento e la mobilitazione degli adulti possono avvenire solo attraverso messaggi non colpevolizzanti e costruttivi, offrendo piste di azione concrete».
La Sindaca della Città, Christina Kitsos, saluta «un’iniziativa che intende contribuire in modo positivo e costruttivo a un dibattito fondamentale del nostro tempo. La necessità di supportare i genitori e sensibilizzare tutte le fasce d’età sui rischi legati all’abuso degli schermi è una preoccupazione essenziale che fa parte della nostra missione di rafforzare legami sociali di qualità».
Sito della campagna: https://ecransparlonsen.ch/