Incontro con il dott. Pasquale Aurilia

“La Notizia di Ginevra” incontra il dott. Pasquale Aurilia specialista FMH in oculistica presso la Clinique de l’Oeil a Ginevra

Poiché la prevenzione passa anche attraverso la conoscenza, per conoscere più da vicino “il ladro silenzioso della vista”, il glaucoma, abbiamo incontrato il Dottore Pasquale Aurilia, oculista FMH presso la Clinique de l’Oeil a Ginevra ed esperto nella prevenzione, diagnosi e cura del glaucoma.

Dottor Aurilia, cos’è il glaucoma e quali sono le cause che lo determinano?

Il glaucoma causa un danno progressivo del nervo ottico, che ha la funzione di trasmettere le informazioni visive dall’occhio ai centri cerebrali, ed é dovuto principalmente all’aumento della pressione intraoculare, i cui valori normali sono compresi tra 14 e 20 mm Hg. Tale aumento è dovuto a difficoltà dell’umor acqueo, un liquido prodotto continuamente all’interno dell’occhio, a defluire verso l’esterno. Il danno al nervo ottico, se non diagnosticato e curato in tempo, provoca una riduzione progressiva ed irreversibile del campo visivo fino alla perdita della vista. Oggi, grazie all’utilizzo di nuovi farmaci , è sempre più frequente riuscire a controllare la malattia con la terapia medica, ricorrendo solo raramente alla chirurgia, ma è indispensabile una diagnosi precoce.

È importante sottolineare che non c’è nessuna correlazione con la pressione arteriosa, in quanto sono due cose completamente distinte.

Quanto è frequente e quali sono i principali fattori di rischio?

Tra i fattori di rischio la pressione intraoculare è il più importante, in quanto l’incidenza del glaucoma aumenta in modo esponenziale con tale fattore, ma non è l’unico. Bisogna infatti tenere presente la familiarità ed altri fattori predisponenti come la miopia, il vasospasmo (circa la metà dei glaucomatosi normotensivi soffre di emicrania), l’ipotensione arteriosa, il diabete, le malattie cardiovascolari.

Quali sono i sintomi e quante forme di glaucoma si possono riscontrare ?

La forma più frequente è il glaucoma cronico ad angolo aperto, subdolo e quasi sempre asintomatico, per cui viene chiamato “il ladro silenzioso della vista”. Infatti, solo nelle fasi tardive, quando ormai il danno al nervo ottico è già avanzato, si manifestano i sintomi della malattia. Per questo motivo è determinante riconoscere precocemente i danni del glaucoma. Con specifici esami strumentali, come il campo visivo computerizzato si evidenzia il restringimento glaucomatoso del campo visivo per cui il paziente perde progressivamente la visione periferica, ma non la centrale, mentre con l’OCT si rilevano le alterazioni anatomiche iniziali del nervo ottico.
Altra forma meno frequente è il glaucoma acuto ad angolo chiuso, che insorge rapidamente con dei sintomi evidenti quali cefalea, dolore ed arrossamento oculare.

Altri tipi di glaucoma, più rari, sono il glaucoma a “bassa pressione”, dove si producono dei danni al nervo ottico pur avendo la tensione oculare normale ed il glaucoma congenito che compare subito dopo la nascita ed bambini che ne sono affetti presentano occhi molto grandi e necessitano di un intervento chirurgico precoce; infine il glaucoma iatrogeno, causato all’uso prolungato di farmaci quali il cortisone.

Come avviene la diagnosi?

La corretta diagnosi di glaucoma può essere effettuata soltanto dal medico oculista con una serie di esami e grazie ad una accurata anamnesi familiare:

– Tonometria, per misurare la pressione endoculare, i cui valori normali sono tra 14 e 20 mmHg., che a volte si effettua nell’arco di tutta la giornata

– Gonioscopia, per valutare l’alterazione delle vie di deflusso dell’umor acqueo dall’occhio che determinano l’aumento della pressione intraoculare.

– Esame del fondo oculare, per valutare l’alterazione (escavazione) della papilla del nervo ottico.

– Esame del campo visivo per evidenziare, testando la sensibilità retinica nei vari punti del campo visivo, le zone in cui la visione è ridotta o perduta.

– Pachimetria, per misurare lo spessore della cornea, in quanto esiste una stretta correlazione tra tale valore e la pressione intraoculare

-OCT, utilissimo per la diagnosi per valutare le alterazioni anatomiche iniziali del nervo ottico ed effettuare il follow-up del paziente in terapia farmacologica.

Una volta accertata la presenza della patologia, quale é la terapia ideale?

La terapia del glaucoma si basa sulla riduzione della produzione o sull’aumento del deflusso di umor acqueo, di solito si ottiene con colliri, con il laser o con la terapia chirurgica nei casi che non rispondono al trattamento.

Si usano anche farmaci per uso orale, che hanno un effetto neuro-protettivo e che vanno ad integrare l’azione dei colliri, con lo scopo di proteggere le fibre nervose che costituiscono il nervo ottico.

Cosa consiglierebbe ai nostri lettori per prevenire il glaucoma?

Nel glaucoma la diagnosi precoce è determinante.
Dopo i 40 anni, ed ancora prima se è presente una familiarità per la malattia,
è indispensabile rivolgersi ad un medico oculista e controllare periodicamente la pressione intraoculare.
Oltre alla visita oculistica con misurazione della pressione intraoculare, bisogna valutare lo stato del nervo ottico mediante l’esame OCT ed effettuare l’esame del campo visivo.

Ringraziamo il dott. Pasquale Aurilia per le sue esaustive risposte.

E’disponibile per chiarimenti al numerio 0227368586
Mail: malagnou@cliniqueoeilgeneve.ch