Elezioni Com.It.Es.: ultima chance per poterli votare?

Elezioni Com.It.Es.: ultima chance per poterli votare?

di Carmelo Vaccaro

Ho sempre sostenuto, e con estrema convinzione, che alle parole dovrebbe seguire un minimo di fatti.
Come già rilevato in altre occasioni negli ultimi anni, il modo di agire delle rappresentanze elette – Com.It.Es, CGIE e parlamentari – non corrisponde da tempo alle esigenze degli italiani che li votano. Tali elettori, peraltro, sono sempre di meno, anche a causa di leggi ad hoc che limitano l’espressione della volontà attraverso il voto, come la previa richiesta all’iscrizione alle liste elettorali per il rinnovo dei Com.It.Es., l’unico organo eletto che rappresenta gli italiani all’estero. Nelle ultime elezioni dei Com.It.Es., difatti, ci siamo fatti sorprendere dalla nuova legge della cosiddetta “opzione inversa”, spiegata più avanti.

Purtroppo, la perdurante distanza tra gli italiani all’estero e i governi italiani viene acuita, anche in questo caso, dal fatto che spesso e volentieri la rappresentanza agisce più per i propri interessi personali e politici, che per gli interessi di quanti l’hanno votata.

Una riflessione sui numeri

Andando ad analizzare i dati delle ultime elezioni per la nomina dei membri dei Com.It.Es., che si sono regolarmente tenute il 17 aprile 2015, è evidente che la nuova legge elettorale ha avuto effetti totalmente controproducenti, generando una catastrofe in termini di disimpegno da parte degli elettori iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE).

Le operazioni di voto hanno interessato 101 Com.It.Es. in 38 Paesi; i dati conclusivi rivelano che su 3.747.341 elettori presenti negli elenchi del Ministero dell’Interno, si sono registrati per il voto 243.162 cittadini (6,5% del totale). A questi vanno aggiunti 15.382 elettori che si sono manifestati pur senza essere compresi negli elenchi del Ministero dell’Interno, e che sono stati ammessi al voto dopo i controlli effettuati dagli uffici consolari presso i rispettivi comuni italiani di iscrizione.

Del totale di 258.544 elettori registratisi per il voto, 167.714 (pari al 64,9%), hanno fatto pervenire in tempo utile il plico elettorale al consolato di riferimento, portando la partecipazione effettiva al 4,46% della platea degli aventi diritto.
I voti validi sono risultati essere 141.284, corrispondenti al 3,75% dell’elettorato.
Tutti questi dati provengono dal Ministero degli Interni.

In dettaglio, nel Cantone di Ginevra gli elettori iscritti al Ministero degli Interni erano 37.321; sono stati inviati solo 2.009 plichi con la nuova normativa; le buste pervenute sono state 1.349; i voti validi sono stati solamente 1.159.

Nessun ci è più permesso l’errore dell’astensione

Sebbene molte personalità che hanno ricoperto ruoli di rappresentanze italiane elette in Svizzera e nel mondo hanno dimostrato un’insostenibile leggerezza dell’inutilità, non ci è più permesso di commettere errori come quello dell’astensione. La salvaguardia dell’italianità nel mondo è seriamente danneggiata dalla mancanza di un cambio generazionale, che non riesce ad attuarsi a causa di diversi fattori: da una parte l’invecchiamento dell’associazionismo, dell’altra il mancato interesse della nuova generazione sovente disinformata, ignorata o delusa.

Come possiamo contrastare questa deriva alquanto demoralizzante? Ragionando sui problemi che producono la mancanza d’interesse e la sterilità d’azione che ne consegue?
Dovremmo sentirci tutti in dovere di stringere legami sempre più saldi e di aiutarci reciprocamente, dovremmo sentire la necessità di stare insieme allo scopo di mantenere integro il bagaglio culturale che abbiamo ereditato dai nostri predecessori per trasmetterlo alle generazioni future, al fine di poter e saper rappresentare al meglio l’Italia all’estero.

Particolare attenzione dovrebbe essere data ai giovani arrivati e a tutti coloro che fanno ragionevole richiesta d’aiuto, all’accompagnamento degli anziani nella burocrazia, sempre più informatizzata, e nell’edificare una comunità che tenda a unire gli italiani affinché possano meglio esprimere il loro ruolo di pilastro portante dell’italianità all’estero.

Nonostante le varie barriere edificate attorno alle rappresentanze, gli italiani all’estero non vogliono impegnarsi nell’eleggere tali rappresentanze, perché non le conoscono affatto, oppure, proprio perché le conoscono, nutrono una scarsa fiducia in esse.

Ad appesantire la situazione, si aggiungono le nuove normative alla partecipazione al voto per corrispondenza alle elezioni Com.It.Es., che è consentita solamente agli elettori che abbiano fatto pervenire esplicita richiesta di iscrizione nell’elenco degli elettori al competente Ufficio consolare (la sopracitata “opzione inversa”).

La SAIG, da parte sua, ha deciso di impegnarsi affinché queste rappresentanze non muoiano nell’oblio, candidando una lista di professionisti che potrebbero fare la differenza nel dimostrare passione e dare speranza all’unico organo di rappresentanza degli italiani all’estero, altrimenti destinato, continuando in questo modo, a scomparire. Ricordiamoci sempre che ci possono togliere tutto, ma mai e nessuno ci potrà togliere, a noi italiani residenti all’estero, la dignità e l’onore di essere italiani, sia pure tanto male rappresentati, mal seguiti e quasi sconosciuti in Patria.

È possibile scaricare i formulari dal sito del Consolato: https://consginevra.esteri.it/.
In questo link la pagina dove poter scaricare il modulo cartaceo per il Com.It.Es. Ginevra il modulo cartaceo per il Com.It.Es. di Losanna e inviarlo per email (o anche posta ordinaria o di persona), insieme a copia del documento d’identità, comprensivo della firma del titolare al seguente indirizzo: consolato.ginevra@esteri.it.