Christina Kitsos invita le associazioni a fare “società insieme”

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Christina Kitsos invita le associazioni a fare “società insieme”

Lo scorso 10 maggio, nelle prestigiose sale del Palais Anna et Jean-Gabriel Eynard, Christina Kitsos, responsabile del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà, è riuscita a radunare più di 50 associazioni partner del DCSS di tutte le espressioni sociali per invitarle, già da quest’anno, a conoscersi meglio per creare sinergie tra di loro, allo scopo di creare nuovi progetti che mirino ad un ulteriore miglioramento delle politiche sociali della città di Ginevra.

L’incontro dal titolo “Appel à projet « Faire société ensemble »” ha l’obbiettivo di creare progetti innovativi nel campo della coesione e dell’inclusione, tramite appositi bandi di concorso da presentare entro il 14 luglio.

Christina Kitsos ha sottolineato che “tutti i bisogni sono legittimi. Tutti i cittadini sono al centro dell’azione del Dipartimento per la Coesione sociale e la Solidarietà”. Ha anche citato i tre valori cari alla filosofa e psicanalista Cynthia Fleury: scommettere sull’innovazione, sulla cooperazione e sul bene comune.

La Consigliera Amministrativa ha poi invitato i presenti a proseguire con coraggio e creatività nell’impegno di creare una società coesa e inclusiva. Un discorso molto convincente e chiaramente condiviso dagli attori del sociale ginevrino presenti all’evento.

Alla fine dell’incontro e alle date indicate, l’intera équipe del DCSS si è resa disponibile a dare chiarimenti e a rispondere a tutte le domande relative alla presentazione dei progetti: giovedì 25 maggio, 1° e 8 giugno tra le 12:00 e le 14:00, al civico 4 di rue de l’Hôtel-de-Ville.

Il discorso di Christina Kitsos rappresenta in realtà un campanello d’allarme per far evolvere le mentalità e per spingere le associazioni ad azioni concrete, che mirino ad una società più equa, senza barriere, coesa e solidale.

Il creare una rete fra istituzioni ed associazioni, consentirà sicuramente d’innestare i cambiamenti necessari per far evolvere ulteriormente le politiche sociali e far diventare Ginevra, una città ancor più accogliente ed attenta alle differenze, trasformandole in “normalità”. Un esempio per tutti, vale quello delle persone a mobilità ridotta. Se ci fossero ovunque accessi adeguati, ben indicati, non vi sarebbe più esclusione e marginalizzazione. Il “diverso” non sarebbe più tale, perché potrebbe fare, con i propri tempi e modalità, quello che fa chiunque altro.

In questo processo, resta importante l’azione del volontariato delle tante associazioni che si adoperano nella città di Calvino, come la SAIG e le sue associazioni, per rispondere sempre presente e unirsi al grido di “Uno per tutti e tutti per il sociale”.