Ritornano i Pupi siciliani del Maestro Salvatore Pulvirenti a Ginevra

Ritornano i Pupi siciliani del Maestro Salvatore Pulvirenti a Ginevra

Ritornano i Pupi siciliani del Maestro Salvatore Pulvirenti a Ginevra

Dopo l’indimenticabile esperienza del 2007, quando il Maestro Salvatore Pulvirenti portò a Ginevra l’arte dei pupi siciliani in occasione della “Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”, la città elvetica avrà il privilegio di accogliere nuovamente l’ultimo Puparo della storica scuola del Cav. Emanuele Macrì, con la sua Compagnia “I Paladini”. L’evento si terrà il prossimo 31 maggio, presso la prestigiosa Sala Comunale Point Favre a Chêne-Bourg, un luogo che si preannuncia perfetto per ospitare un’iniziativa che unisce tradizione, cultura e arte.

Questa manifestazione tanto attesa è organizzata dalla SAIG (Società degli Amici dell’Italia in Ginevra), con la preziosa collaborazione delle numerose associazioni siciliane attive nella Circoscrizione Consolare di Ginevra. In particolare, la partecipazione dell’ARES di Bex, dell’ACAS di Ginevra e dell’ARS di Nyon è fondamentale per la realizzazione dell’evento. Grazie a questo lavoro sinergico, sarà possibile offrire al pubblico ginevrino una rara occasione di immergersi nella tradizione della marionettistica siciliana, un’arte che affonda le radici nella cultura popolare siciliana e che, nel corso dei secoli, ha affascinato generazioni di spettatori.

Il Maestro Salvatore Pulvirenti, che da anni si dedica con passione alla conservazione e trasmissione di questa arte, non si limiterà alla semplice esposizione delle sue opere, ma offrirà anche una dimostrazione dal vivo dei movimenti dei pupi. Gli alunni dei Corsi d’Italiano, in particolare, avranno l’opportunità di assistere a questa straordinaria performance, grazie alla collaborazione con il Comitato di Assistenza Educativa (CAE).

Il Maestro Pulvirenti è conosciuto a Ginevra, per aver realizzato una collezione di 32 pupi per il Musée d’Ethnographie de Genève (MEG), offerta alla Città da Carmelo Vaccaro. Quindi, non è solo un evento culturale di grande valore, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare le tradizioni che fanno parte della nostra storia collettiva. Con il suo ritorno, il Maestro ci invita a riscoprire il fascino dei pupi siciliani, simbolo di una Sicilia ricca di storia, passione e cultura.

Sarà un’occasione unica per scoprire o riscoprire l’affascinante opera “La morte di Orlando” tratta dalla “Chanson de Roland”, un capolavoro della letteratura medievale che racconta la tragica fine di uno dei più grandi eroi della cavalleria. L’evento offrirà anche l’opportunità di immergersi nei misteri della manipolazione dei pupi, un’antica arte che, attraverso l’ingegno e la maestria degli artisti, dà vita a personaggi e storie senza tempo. Un viaggio affascinante che permetterà di apprezzare il lavoro e la dedizione che stanno dietro questa tradizione secolare, che, purtroppo, rischia di essere dimenticata, ma che rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore.