Ginevra accoglie con favore l’armonizzazione delle misure a livello nazionale, che elimina la possibilità di eccezioni alle chiusure. Tuttavia, questa decisione non cambia nulla per il cantone: con un tasso di riproduzione di 0,91 ad oggi (valore fissato il 21 dicembre 2020), Ginevra è infatti leggermente sopra la soglia di 0,9, che ha aperto la possibilità di un’eccezione dal 5 gennaio 2021 (vedi comunicato stampa del 21 dicembre 2020 ).
Per quanto riguarda l’economia, il Consiglio di Stato deplora l’assenza di indicazione sugli aiuti federali, che devono intervenire il più rapidamente possibile. Da parte sua, intende non solo estendere gli aiuti esistenti, ma anche ripensarli per meglio adattare la sua azione all’evoluzione della situazione. Ciò comporta l’inclusione di tutti i settori che sono stati soggetti a chiusure nonché di quelli che sono stati indirettamente colpiti dagli effetti della pandemia.
Inoltre, il Consiglio di Stato ricorda che, come gli altri cantoni francofoni, è contrario alla chiusura delle scuole, che oggi non è giustificata dal punto di vista sanitario. L’impatto di una tale misura sui percorsi scolastici sarebbe troppo grande e, più in generale, i rischi sociali generati potrebbero superare il rischio per la salute. Anche le scuole non sono state identificate come una delle principali fonti di contaminazione.
Anche il governo di Ginevra è contrario alla chiusura delle attività che vendono prodotti “non correnti”. In quest’area sono già stati compiuti sforzi significativi, che hanno dato i loro frutti portando ad un calo del tasso di riproduzione.
La situazione epidemica è stabile ma resta fragile, con in particolare l’arrivo a Ginevra di un nuovo ceppo del virus, che richiede una maggiore vigilanza nel rintracciamento. Il Consiglio di Stato è molto attento all’evoluzione della situazione e ricorda che l’applicazione di gesti di barriera (allontanamento sociale, disinfezione delle mani, indossare una maschera) nonché la limitazione dei contatti sociali rimangono gli elementi cruciali da cui uscire questa crisi pandemica.
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