Ci ha lasciato Michele Schiavone: crolla un baluardo per gli italiani nel Mondo

Ci ha lasciato Michele Schiavone: crolla un baluardo per gli italiani nel Mondo

Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), Michele Schiavone è stata una figura di grande importanza per la comunità italiana in Svizzera e nel mondo, ci ha lasciati sabato 30 marzo dopo una lunga malattia, affrontata con coraggio e dignità, valori che lo hanno sempre contraddistinto.

La nostra comunità in Svizzera perde con la scomparsa di Michele un punto di riferimento insostituibile, un uomo di grande statura e autorevolezza. In qualità di Segretario del CGIE, Michele Schiavone è stato un pilastro nella difesa dei diritti degli italiani in Svizzera e nel mondo, sempre disponibile ad aiutare chiunque gli chiedesse aiuto.

Michele è stato un riferimento indiscusso per la sinistra fin dalla sua giovinezza politica, come cofondatore del PCI, poi del PDS e dei DS e, infine, della Federazione del Partito Democratico in Svizzera, di cui è stato il primo segretario PD fino a pochi anni fa. Ha inoltre servito come membro del Com.It.Es. di San Gallo, Vicepresidente del Comitato degli italiani all’estero per due legislature, consigliere del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero dal 2004 ad oggi e Segretario Generale degli Italiani all’Estero dal 2016 ad oggi. Si è candidato tre volte alla Camera dei Deputati e al Senato nelle ultime elezioni.

“Caro Michele, te ne sei andato un Venerdì Santo e con te va via un po’ di speranza, quella speranza che tu hai sempre nutrito, quella di una situazione migliore per gli italiani nel Mondo. Con te si è spento uno dei personaggi emblematici della comunità italiana in Svizzera e nel mondo.

In poche ore, la notizia ha fatto il giro del mondo, risonando tra le agenzie e i social che si sono subito addobbati con la tua foto. Le parole di addio per te e di conforto per i familiari non sono mancate. Anche se la tua perdita ha suscitato tanto rumore, tu te ne sei andato via in silenzio con dignità, umiltà e coraggio, dopo aver combattuto a testa alta la tua disastrosa malattia.

La perdita di una persona cara è sempre un’esperienza drammatica che dobbiamo affrontare nella vita, caro Michele, sono momenti in cui non ci sono parole per alleviare il dolore della perdita di un padre, un parente, un amico.

Che il Signore ti conceda ora il riposo eterno, caro amico. Porgo le più sincere e sentite condoglianze alla tua famiglia e spero che possano trovare conforto nel sapere che non soffri più, ma vai in un posto migliore.

Caro Michele, ti saluto e ti auguro un buon viaggio nella casa del Signore con una frase di Joseph Goldstein: “Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a cavalcarle”.”

Carmelo Vaccaro