Lo annuncia la Senatrice Laura Garavini. Dopo l’annuncio del ripristino dell’IMU per i pensionati all’Estero dal 1 gennaio del 2020, alcuni nostri parlamentari eletti all’Estero si sono impegnati seriamente e ritornato all’attacco per l’esenzione di una delle tasse più iniqua, insieme alla TARI, TASI e Canone TV.

Lo scorso 20 dicembre, è stata la Senatrice Laura Garavini a dare la bella notizia che, la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, ha approvato l’esenzione del 50% per i pensionati italiani all’Estero già nei primi mesi del 2021: – “Abbiamo ripristinato l‘esenzione sull‘IMU per i pensionati all’estero. Sarà del 50%. Dal 2022 contiamo di abolirla del tutto. Dopo lunghe discussioni e centinaia di colloqui, viene premiata la tenacia con la quale abbiamo insistito per ottenere questo obiettivo. A partire dalla prossima primavera gli aventi diritto all‘esenzione dovranno pagare solo la metà di quanto pagato quest‘anno. Anche se avrei preferito poter prevedere da subito la totale abolizione, si tratta comunque di una prima grande soddisfazione.” – afferma la Senatrice di Italia Viva.
Dal fronte della Camera dei Deputati l’On. Angela Schirò, con il titolo, “Importante passo avanti sull’esenzione IMU per i pensionati italiani all’estero”, ha emesso un comunicato stampa congiunto con la collega del PD, l’On. Francesca La Marca. Nel documento si evidenzia il lavoro svolto alla Camera dei Deputati a favore di questa battaglia per gli italiani all’Estero:
-“L’iniziativa degli eletti all’estero ha consentito di raggiungere un primo risultato su una questione di grande sensibilità per il nostro mondo: il ripristino dell’esenzione IMU, nella misura del 50%, per i pensionati titolari di pensione in convenzione con l’Italia, residenti all’estero.
La commissione Bilancio, infatti, ha appena approvato l’emendamento Ungaro, da noi sottoscritto, che consente di compiere questo primo passo in direzione dell’eliminazione di una tassa discriminatoria ed iniqua, reintrodotta per le osservazioni fatte dall’Unione Europea al precedente regime di esenzione. Purtroppo, l’allargamento della platea, fatto per superare le osservazioni dell’UE, ha comportato un aumento dei costi e quindi la difficoltà a coprire l’intera esenzione.
Dopo che un nostro emendamento, a prima firma Schirò, letteralmente identico a quello approvato, per indecifrabili interpretazioni parlamentari, era stato accantonato, abbiamo unito le nostre forze operosamente e sollecitando le sedi opportune a quelle degli amici di Italia Viva, riuscendo tutti insieme a raggiungere un risultato da molti considerato improbabile, soprattutto in una fase finanziariamente difficile come quella attuale.”
Come si evince nei due testi redatti dal sottoscritto a febbraio e a dicembre 2020, la Senatrice Garavini conferma i motivi per cui è stata interrotta l’esenzione e come si è arrivati a questo risultato:
– L‘anno scorso l‘IMU era stata reintrodotta a causa di una possibile multa, che l‘Europa avrebbe somministrato all‘Italia per aver favorito i connazionali italiani a danno di altri cittadini europei, proprietari a loro volta di una casa nel nostro paese. Dunque per abolirla di nuovo bisognava trovare una formulazione alternativa che consentisse all‘Italia di non provocare una nuova sanzione europea. Esattamente ciò che mi è riuscito di fare attraverso un confronto serrato, per mesi, con una serie di funzionari. Esperti di fiscalità e tassazione, ministero delle Finanze, e dell’Unione Europea. Il testo da me elaborato lo abbiamo poi presentato insieme al collega Massimo Ungaro, alla Camera, il ramo del Parlamento dove quest‘anno è possibile apportare modifiche parlamentari alla Legge di Bilancio. E attraverso l‘impegno di Italia Viva tutta, siamo riusciti a far convergere il Governo sulla nostra linea.- conclude la Senatrice Garavini.
Proprio nei giorni scorsi anche un intervento dell’On. Simone Billi sulla questione IMU, alla Camera dei Deputati, ha evidenziato la ferma convinzione di portare aventi, tutti uniti, quelli che sono le palese ingiustizie che incombono sulla comunità italiana all’Estero.
Non si può che salutare, con grande soddisfazione, l’unione dei nostri deputati e la tenacia con cui portano avanti le iniziative dei nostri parlamentari eletti all’Estero.
Sono diversi i temi che bisognerebbe trattare per avere una giusta dimensione tra gli italiani in Italia e quelli fuori dalle mura italiche. Pertanto, se ci uniamo tutti insieme, un passo dopo l’altro, sono convinto che la lunga strada che dobbiamo percorrere, diventerà una piacevole passeggiata.