Da un’idea della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG), si è svolta a Ginevra, il 10 e 11 ottobre 2025, la prima edizione della Festa degli Italiani, presso Salle des Fêtes de Carouge, in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. L’evento, organizzato con il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna, del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e del Com.It.Es. di Ginevra, ha rappresentato un importante momento di incontro e valorizzazione della cultura italiana in tutte le sue espressioni.
La SAIG ha saputo riunire per l’occasione oltre venti associazioni italiane attive nel Cantone di Ginevra, con la partecipazione speciale della Fondazione Margherita e del Com.It.Es. di Losanna, Vaud e Vallese.
Associazioni partecipanti
Per dovere di cronaca, hanno preso parte alla manifestazione:
Associazione Calabrese (A.C.G.), Associazione Regionale Campana (A.R.C.G.), Associazione Cultura e Arte Siciliana (A.C.A.S.), Associazione Fogolâr Furlan, Latium Associazione Regionale Emigrati (L.A.R.E.), Associazione Lucchesi nel Mondo (A.L.nM.), Associazione Regionale Pugliese (A.R.P.GE), ANA Gruppo di Ginevra, Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Ginevra, Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione ONU Ginevra, ANPI Sezione Ginevra-Svizzera “M. Malentacchi”, Associazione Regionale Sarda di Ginevra, Associazione Bellunesi nel Mondo, Unione Regionale Piemontesi, Missione Cattolica Italiana di Ginevra, ITAL-UIL Ginevra, Associazione Mobilità Diritti e Cittadinanze, Comitato Assistenza Educativa (CAE), Associazione L’AltraStoria, e il Club Napoli Genève “R. Carrieri”.
Apertura della kermesse
La manifestazione, autentica celebrazione dell’italianità, si è aperta con l’esibizione del gruppo folkloristico calabrese “Felici e Conflenti”, ormai ben conosciuto a Ginevra per la sua energia e autenticità.
I tre artisti hanno accolto i primi ospiti con canti e danze della tradizione popolare, coinvolgendoli in un’atmosfera festosa e partecipata, nel segno della musica e della condivisione.
L’autore, Massimo Cerulo, in dialogo con Alessandra Polidori e Annalisa Izzo.
Il primo evento culturale è stato la presentazione del libro “Spaesati. Partire, tornare tra Nord e Sud d’Italia” di Massimo Cerulo e Paolo Jeslowski.
Massimo Cerulo: Insegna Sociologia e Sociologia delle emozioni nell’Università di Napoli Federico II. Con il Mulino ha pubblicato anche «Segreto» (2025) e «Andare per Caffè storici» (2021), oltre diversi manuali di Sociologia delle emozioni l’ultimo del 2024.
Alessandra Polidori è attualmente ricercatrice presso lo Swiss Forum for Migration and Population Studies dell’Università di Neuchâtel.
Nella discussione con Annalisa Izzo, direttrice della Fondazione Margherita e docente di lingua e letteratura francese all’Università, si è esplorato il tema dello spaesamento legato al partire e al tornare tra dall’Italia. Attraverso racconti personali, gli autori hanno dialogato col pubblico intorno a cosa significa lasciare la propria terra, affrontare nuovi contesti e poi eventualmente ritornare. Nelle biografie contemporanee “casa” è un concetto mobile e l’identità un equilibrio fra radici e movimento.
Il secondo evento culturale è stata l’attesa conferenza sull’alfabeto di Andrea Camilleri
A cent’anni dalla nascita di Andrea Camilleri, una conferenza con gli interventi di Laura Accerboni, Annalisa Izzo e Sabrina Pisu ha riflettuto sull’eredità di uno degli scrittori più amati, venduti e letti in Italia. Dalla lingua al paesaggio siciliano, Andrea Camilleri ha costruito un universo narrativo unico.
Al centro dell’incontro, ci sono state tre opere: Un filo di fumo, dove nasce Vigàta; Conversazione su Tiresia, monologo teatrale in cui Camilleri cieco si identifica con il veggente greco; Voi non sapete, riflessione sulla mafia attraverso i pizzini di Provenzano. La Sicilia camilleriana, sospesa tra realtà e mito, si fa specchio della società e cuore di un turismo letterario.
La sua scrittura, profondamente etica, resta un’eredità viva, capace di interrogare ancora oggi il nostro tempo. Camilleri non ha solo raccontato storie ma ha creato un mondo.
L’inaugurazione con le allocuzioni istituzionali
Come in tutti gli eventi organizzati dalla SAIG, non potevano mancare gli ospiti istituzionali, invitati per portare il loro contributo e congratularsi con la SAIG e con le associazioni aderenti per l’importante lavoro svolto nel mantenere viva l’italianità nel Cantone di Ginevra.
Il Coordinatore Carmelo Vaccaro, insieme a Martina Scauri, Miss Canton de Genève, ha accolto gli invitati e salutato la presenza di: Ilaria Di Resta, Presidente del Com.It.Es. di Ginevra; Michele Scala, Presidente dell’InterComites e del Com.It.Es. di Losanna; Isabella Brühlmann-Stucki, Consigliera amministrativa del Comune di Chêne-Bourg; Marjorie de Chastonay e Marie Barbey-Chappuis, Consigliere amministrative della Città di Ginevra; Sonja Molinari, Sindaca della Città di Carouge; l’On. Federica Onori; il Sen. Andrea Crisanti; e il Dott. Antonio Giorgione, in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia. Presenti anche gli altri due Consiglieri amministrativi della Città di Carouge, Patrick Mützenberg e Raffaele Fraomene. Inoltre, all’evento hanno preso parte S.E. Vincenzo Grassi, Ambasciatore d’Italia, e S.E. Mons. Ettore Balestrero, Nunzio Apostolico e Ambasciatore presso l’ONU e le OOII. Numerosi anche gli altri ospiti presenti, che hanno contribuito con la loro partecipazione a rendere l’evento ancora più significativo.
Il Coordinatore Vaccaro, insieme a Martina Scauri, ha poi invitato le autorità a porgere i loro saluti istituzionali. Prima di dare la parola agli ospiti, S.E. l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado ha voluto partecipare con telefonata dal Canada, dove si trovava per impegni personali, esprimendo il suo saluto e il suo sostegno alla SAIG e ai partecipanti.
Un buffet offerto dalla SAIG ha chiuso l’inaugurazione.
Davanti a circa 300 italiani, la giornata di venerdì si è conclusa con lo spettacolo teatrale dell’Atelier “Il Ghiribizzo”, che ha portato in scena la commedia Li vivacci tua!
L’Atelier teatrale Il Ghiribizzo è un laboratorio in lingua italiana attivo presso l’Università di Ginevra, che unisce formazione teatrale, creazione collettiva e divulgazione culturale.
Il sabato, già dalle 12:00, il Gruppo “Felici e Conflenti” girava tra gli stand culinari di alcune associazioni regionali cantando brani tipicamente folcloristiche del sud Italia.
Un incontro sulla lingua narrante e l’identità
Il primo dei due incontri culturali della seconda giornata è stata una tavola rotonda dedicata al legame profondo tra lingua e identità. Hanno partecipato all’incontro Laura Accerboni, poetessa (Einaudi), Annalisa Izzo, docente e direttrice della Fondazione Margherita, Laura Facini, linguista e responsabile Cultura del Com.It.Es. di Ginevra, e Sabrina Pisu, giornalista e scrittrice (Einaudi).
Attraverso i loro percorsi e le loro opere, le ospiti hanno offerto spunti per riflettere su cosa significhi scrivere in italiano dentro e fuori dall’Italia. La lingua è emersa non solo come mezzo di espressione, ma come strumento identitario, capace di custodire la memoria ma anche di aprirsi a nuove forme. Parlare e scrivere in italiano all’estero diventa un atto di resistenza culturale ma anche messa in discussione. La lingua, viva e in trasformazione, riflette le tensioni del presente, diventando forma stessa di un’identità che cambia.
Presentazione del libro di Antonino La Piana a cura di Dario Natale
Nel secondo evento culturale proposto dalla SAIG, il pubblico ha avuto il piacere di assistere alla presentazione del romanzo “Il diario del testimone” (edizioni Falco) di Antonino La Piana, già Console Generale d’Italia a Ginevra e diplomatico di lungo corso, oggi anche affermato autore alla sua terza opera narrativa. A dialogare con lui Dario Natale, Vicepresidente del Com.It.Es. di Ginevra, che ha guidato con vivacità e curiosità un incontro denso di spunti letterari e umani.
Il libro, un giallo dal ritmo serrato e dalle trame avvolgenti, conduce il lettore a bordo della misteriosa nave Virginia, tra delitti, segreti e riflessioni sul destino e sulla verità. La Piana, con la sua penna elegante e un’intelligenza narrativa raffinata, intreccia mistero e introspezione, regalando un racconto che tiene incollati fino all’ultima pagina. Un’opera che consigliamo vivamente ai nostri lettori: un viaggio nei meandri dell’animo umano e nella caratterizzazione dei personaggi, raccontato con passione da chi ha attraversato il mondo e sa osservare l’uomo nei suoi chiaroscuri più autentici.
Il concerto dei “Violinisti in Jeans” infiamma la Salle des Fêtes de Carouge
Prima dei saluti finali e della consegna delle targhe commemorative alle associazioni e agli artisti, il concerto dei “Violinisti in Jeans” ha acceso l’entusiasmo del pubblico, trascinando i presenti in un vortice di emozioni grazie all’energia e al talento dei due celebri musicisti.
Un’esperienza intensa e coinvolgente ha così coronato la rinnovata “Festa degli Italiani”, un evento ricco di momenti da ricordare e di spunti per migliorare ancora, con l’obiettivo di continuare a servire al meglio la comunità italiana e a valorizzare l’italianità nel Cantone di Ginevra.