Membro dei Verdi dal 2001, Nicolas Walder è vicepresidente del partito a livello nazionale dal 2020. Attivo a Carouge, è stato consigliere comunale e membro dell’esecutivo cittadino per nove anni, di cui tre in qualità di sindaco. Ha inoltre presieduto l’Unione delle città ginevrine e la Fondazione dei Terreni Industriali.
Eletto al Consiglio nazionale nel 2019 e rieletto nel 2023, fa parte delle commissioni degli affari giuridici e di politica estera. Molto impegnato sulle questioni sociali, presiede la Federazione ginevrina delle strutture per anziani (FEGEMS), che riunisce la maggior parte delle case di riposo del cantone.
Candidato dei Verdi e del Partito Socialista al Consiglio di Stato, lo abbiamo incontrato per La Notizia di Ginevra.
V – Quali sarebbero le sue priorità principali se venisse eletto al Consiglio di Stato ginevrino?
W- Le mie priorità sarebbero innanzitutto la tutela della Ginevra internazionale e la gestione della crisi abitativa, due sfide fondamentali per il nostro cantone.
La Ginevra internazionale, più che un simbolo, è il cuore della nostra prosperità. Riunisce centinaia di organizzazioni che lavorano per la pace, la salute, l’ambiente e i diritti umani, portando benefici a milioni di persone. Attira imprese, talenti e progetti che rafforzano la nostra economia. Tuttavia, il disimpegno degli Stati Uniti e le crescenti pressioni di bilancio su queste istituzioni sono motivo di grande preoccupazione. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per mantenere queste organizzazioni a Ginevra e convincere la Confederazione a difendere in modo più attivo questa Ginevra internazionale che rappresenta l’identità stessa del nostro Paese.
L’altra grande priorità è l’alloggio, perché abitare dignitosamente è un diritto. Con un tasso di alloggi sfitti storicamente basso, la domanda è sempre più alta mentre la costruzione non riesce a tenere il passo. Ginevra crea più posti di lavoro che alloggi, e per lungo tempo questo squilibrio è stato compensato dai nostri vicini vodesi e francesi. Voglio collaborare con tutti gli attori della regione del Lemano per decidere con quale ritmo continuare ad attrarre imprese, garantendo allo stesso tempo la costruzione di alloggi di qualità con sufficienti spazi verdi.
In ogni caso, è necessario far scendere gli affitti, soprattutto per le famiglie e i giovani, rafforzando la quota di alloggi cooperativi e di utilità pubblica. Occorre anche combattere gli abusi del mercato locativo, in particolare le espulsioni illegali e la speculazione sugli alloggi deviati da piattaforme come Airbnb. Il voto del 28 settembre per aumentare la quota di alloggi cooperativi al 10% è un primo passo importante.
V – In che modo le sue proposte rispondono concretamente alle preoccupazioni delle cittadine e dei cittadini del cantone?
W- A Ginevra, troppe persone accumulano lavori precari o rinunciano alle cure per mancanza di mezzi. Altre subiscono le conseguenze di un ambiente inquinato, del rumore o delle ondate di calore. Non è una fatalità, ma il risultato di scelte politiche passate.
Il mio obiettivo è migliorare concretamente la qualità della vita delle ginevrine e dei ginevrini rafforzando quattro pilastri fondamentali: l’alloggio accessibile che ho appena citato, un ambiente sano, cure sanitarie accessibili e un impiego stabile.
La transizione ecologica è urgente, ma deve essere anche giusta ed equa. È fondamentale proteggere l’aria e l’acqua, ridurre il rumore regolando il traffico e agire contro le ondate di calore con più verde nei quartieri. Bisogna anche accompagnare le famiglie verso un consumo energetico più sobrio e uscire dalle energie fossili.
L’accesso alle cure non deve mai dipendere dal reddito. Occorre creare una cassa malattia pubblica e introdurre l’iniziativa che prevede un assegno di 300 franchi per le cure dentarie. In parallelo, è necessario sostenere un’alimentazione sana, promuovere l’agricoltura locale e aumentare i posti nelle case di riposo e il supporto sociale per le persone anziane.
Lo Stato deve anche sostenere le imprese che creano posti di lavoro sostenibili, che assumono giovani al primo impiego o apprendisti. Investire nella formazione nel settore sanitario, digitale e delle eco-tecnologie, combattere il dumping salariale e le cattive condizioni di lavoro: sono alcune delle azioni prioritarie che porterò avanti nel governo.
Migliorare la qualità della vita significa permettere a ognuno di vivere con dignità, libertà e in buona salute. Sono determinato a far avanzare le nostre politiche in questa direzione.
V – Cosa risponde a chi teme che le politiche ecologiche danneggino l’economia locale o l’occupazione?
W- È un’idea sbagliata. Le politiche ecologiche ambiziose attuate a Ginevra non hanno ostacolato la forte crescita economica del nostro cantone. Lo stesso vale per misure sociali come il salario minimo, che alcuni prevedevano come disastrose e che invece si sono rivelate molto positive.
È vero che questa crescita è stata alimentata soprattutto da multinazionali, trading e settore bancario. Tuttavia, per essere più resilienti alle crisi, Ginevra deve lavorare per diversificare la propria economia.
Le nostre università e scuole superiori sono motori di innovazione e devono essere sostenute. È essenziale rendere la formazione accessibile a tutte e tutti, attraverso strumenti concreti come la rivalutazione del voucher formativo o l’introduzione di un’indennità di perdita di guadagno per le formazioni qualificate.
Infine, sostenere l’economia locale significa anche proteggerla dalla concorrenza sleale. Per questo noi Verdi ci battiamo affinché gli stessi criteri sociali e ambientali vengano applicati anche ai prodotti importati.
La transizione ecologica non è un ostacolo, ma un’opportunità per creare impieghi di alto valore aggiunto. Piuttosto che tirarsi indietro, Ginevra deve affrontare con fiducia questa transizione.
V – Dopo 6 anni al Consiglio nazionale a Berna, perché vuole tornare a Ginevra?
W- Amo profondamente Ginevra e desidero impegnarmi ancora di più per questa città, entrando nell’Esecutivo. Il mio desiderio è portare avanti progetti in modo collettivo, accanto agli altri membri del Consiglio di Stato, alcuni dei quali conosco bene. Con la mia esperienza nell’esecutivo di Carouge, a Berna e a livello internazionale al CICR, sono convinto che queste competenze saranno preziose per il nostro cantone, specialmente in un periodo così complesso.
V – Infine, cosa direbbe in una frase per convincere un elettore indeciso a votare per lei?
W- L’ecologia non è una punizione né una restrizione. Al contrario, prendersi cura dell’ambiente significa prendersi cura della popolazione, e questo può e deve avvenire nel rispetto di tutte e tutti.
Carmelo Vaccaro