Marcello Stimato: un italiano da conoscere a Ginevra

Marcello Stimato: un italiano da conoscere a Ginevra

Marcello Stimato: un italiano da conoscere a Ginevra

Questo mese, nella rubrica “Un italiano da conoscere a Ginevra”, La Notizia di Ginevra presenta Marcello Stimato, campano, originario dell’Irpinia.

Marcello ha trascorso gli anni degli studi in Campania, per poi laurearsi in Economia e Commercio presso l’Università Federico II di Napoli, ottenendo successivamente l’abilitazione come Revisore legale dei conti in Italia ed in Svizzera.

Dopo quattro anni di esperienza professionale a Milano, Marcello si è trasferito a Ginevra, dove ha proseguito la carriera di revisore contabile presso uno degli studi più prestigiosi al mondo. Oltre al suo impegno lavorativo, Marcello è membro del Board della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera Romanda, contribuendo attivamente allo sviluppo delle relazioni commerciali nella regione, nonché membro dell’Advisory Board del CWF, organizzazione che si investe nello sviluppo professionale delle donne.

Dopo quattro anni a Milano, cosa ti ha spinto a trasferirti a Ginevra?

Le motivazioni che mi hanno guidato sono state molteplici: ho sempre avuto l’ambizione di acquisire un’esperienza professionale all’estero e di collaborare con le organizzazioni internazionali. Inoltre, sin dalla giovane età, sono stato influenzato dai racconti dei miei genitori che hanno vissuto per quasi 15 anni in Svizzera francese. Non per ultimo, mia moglie è originaria di Ginevra ed è figlia di immigrati italiani. Il trasferimento a Ginevra ha rappresentato per me una scelta naturale e coerente con il mio percorso personale e professionale.

Quali sono le principali differenze che hai notato tra il settore della revisione in Italia e in Svizzera, specialmente nel contesto internazionale di Ginevra?

La revisione dei conti è strettamente legata alla vita aziendale e dipende fortemente dal quadro normativo vigente. Nonostante il tessuto economico svizzero sia molto simile a quello italiano, caratterizzato dalla predominanza di piccole e medie imprese (PMI), la legislazione elvetica ha favorito lo sviluppo della revisione dei conti al fine che questo contribuisse alla credibilità del sistema produttivo e dell’intero Paese. Inoltre, l’elevata propensione all’internazionalizzazione delle imprese ed organizzazioni svizzere rappresenta un ulteriore stimolo per questo settore. In generale, la revisione dei conti è una professione meglio conosciuta ed apprezzata in Svizzera.

Quali cambiamenti o sviluppi prevedi nel campo della revisione contabile nei prossimi anni, e come ti stai preparando per affrontarli?

Esiste une falsa aspettativa che il revisore abbia verificato tutte le transazioni contabili che confluiscono nei bilanci ed ogni aspetto relativo alla “governance” aziendale, cosa che attualmente non è praticabile né richiesta dalle norme di revisione. L’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità per un’evoluzione significativa di questa professione, poiché permetterà una maggiore copertura delle verifiche svolte. Non a caso, le società di revisione internazionali, come la mia, investendo in modo significativo nelle nuove tecnologie e nella formazione del loro utilizzo.

Quali sono le principali sfide che incontri e come le affronti?

Oltre a gestire numerosi incarichi di revisione, ricopro il ruolo di “market leader” per la Svizzera francese e supervisiono il team di Ginevra. La cosiddetta “guerra dei talenti” ci obbliga a prestare maggiore attenzione alla gestione del personale ed allo sviluppo delle competenze. A mio modo di vedere, è essenziale distinguersi attraverso fattori chiave: mettere il cliente e la qualità del servizio al centro dell’attenzione, offrire soluzioni innovative, promuovere lo sviluppo professionale dei collaboratori e garantire un sano equilibrio tra vita lavorativa e privata. Sono questi i principi guida che adopero nel mio quotidiano.

Cosa significa per te far parte della Camera di Commercio e in che modo pensi di contribuire allo sviluppo delle relazioni commerciali tra Italia e Svizzera?

Contribuire a titolo volontario alle iniziative della Camera di Commercio rappresenta un’opportunità per restituire al mio Paese quanto ricevuto. Osservare la crescita e il successo di un’impresa italiana mi suscita profonda emozione, paragonabile alla gioia per una vittoria della Nazionale. Quotidianamente incontro e offro consulenza a numerosi imprenditori italiani che considerano la Svizzera come un mercato di riferimento, nonché ad aziende che scelgono di investire in Italia.

Hai mai pensato di tornare in Italia per lavorare, o credi che il tuo futuro professionale sarà sempre legato a un contesto internazionale?

La mia professione ha una fortissima vocazione internazionale e si può svolgere anche in Italia. Ad oggi non escludo nulla ed ovviamente sarei entusiasta di rientrare in Italia laddove ce ne fossero le condizioni.

Quale rapporto hai o vorresti avere con la comunità italiana a Ginevra?

Siamo la comunità che esprime gioia di vita e voglia di stare insieme per eccellenza e non potrei non farne parte! Intrattengo eccellenti rapporti con tutta la comunità e le istituzioni italiane a Ginevra. I miei figli sono orgogliosamente italiani ed anche loro, come me e mia moglie, sono entusiasti di partecipare ad eventi e manifestazioni che tengono in vita le nostre tradizioni.