martedì, Novembre 4, 2025

La Celebrazione del 4 Novembre 2025 a Ginevra

Sotto una pioggia battente, domenica 2 novembre 2025, al Cimitero di St. George di Ginevra, si è svolta la commemorazione della 107ª ricorrenza della fine della Prima Guerra Mondiale, un appuntamento di profonda memoria e identità per la comunità italiana residente in Svizzera.

Il 4 novembre è, per l’Italia, una data dal forte valore storico: ricorda la fine della Grande Guerra (1915-1918) e la vittoria dell’Italia, ma soprattutto celebra l’Unità Nazionale e le Forze Armate. Istituita nel 1919, questa giornata unisce i valori di sacrificio, appartenenza e impegno civile. A Ginevra, la commemorazione fu introdotta nel 1977 grazie alla volontà e alla passione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, presieduta all’epoca dal compianto Comm. Nunzio Crusi, figura indimenticata per dedizione e spirito patriottico.

Da allora, ogni anno, la comunità italiana si ritrova nella prima domenica di novembre per rendere omaggio ai caduti e riaffermare i valori di libertà, solidarietà e pace che uniscono le generazioni.

L’edizione 2025 è stata organizzata dal Gruppo Alpini di Ginevra, sotto la guida del Capogruppo Antonio Strappazzon, con la collaborazione dell’Ufficio Scuole di Ginevra. L’evento ha visto inoltre la partecipazione della Fanfara della “Polizia Cantonale”, che ha accompagnato la cerimonia con brani solenni e marce militari, rendendo ancora più toccante l’atmosfera.

Alla Messa celebrata alle ore 10:00 presso la Cappella Camoletti del Cimitero di St. George, officiata da Mons. Riyyan Chaves Mendoza, Vice Nunzio presso la Nunziatura all’ONU e alle OOII, ha partecipato un pubblico numeroso e attento, composto da cittadini italiani, autorità civili e militari, rappresentanti istituzionali e associazioni locali.

Tra le personalità intervenute si ricordano: il Dott. Giorgio La Rocca, in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia, del Presidente della Sezione Svizzera, Fabio Brembilla, il Consigliere CGIE, Carmelo Vaccaro, per il Com.It.Es. di Ginevra, il Vicepresidente, Dario Natale, il Presidente del Crand Consiglio ginevrino, Ana Roch, il Consigliere agli Stati, Mauro Poggia, i Consiglieri nazionali, Daniel Sormanni e Roger Golay, il Capo aggiunto dell’Armata, Thomas Keller, il Procuratore Generale Olivier Jornot, il Capo della Polizia, Col. Monica Bonfanti, l’ex Consigliere di Stato Serge Dal Busco, Bernard Revol per il Consolato di Francia, Marc Studer, Presidente della Maison Dufour.

A testimoniare l’attaccamento della collettività italiana alle proprie radici erano presenti anche numerosi presidenti di associazioni italiane attive a Ginevra, accompagnati dalle rispettive bandiere.

Oltre alle bandiere militari e associazionistiche, presente con fierezza la bandiera dell’Unione Nazionale Decorati Italiani in Svizzera (UNDIS), presenti con una delegazione, e della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG), con una corona e alcune bandiere delle associazioni aderenti,

Al termine della funzione religiosa, il corteo, composto da autorità, rappresentanti delle associazioni, scolaresche e cittadini, si è diretto verso il Monumento dei Caduti Italiani all’interno del cimitero. Lì, tra un fitto silenzio e sotto una pioggia che sembrava voler partecipare al raccoglimento collettivo, sono stati eseguiti gli inni nazionali svizzero e italiano, seguiti dal Silenzio fuori ordinanza, momento di profonda emozione che ha unito idealmente le generazioni presenti.
Nel corso della cerimonia hanno preso la parola diverse autorità e rappresentanti della comunità italiana. Il Capogruppo Antonio Strappazzon ha ricordato con commozione la figura del Comm. Nunzio Crusi, osservando un minuto di silenzio in sua memoria.

Gli alunni dei Corsi d’Italiano, hanno poi dato voce a letture e riflessioni sulla pace, sulla fratellanza e sulla necessità di conservare la memoria storica come strumento di educazione civica e morale.

Sono seguiti gli interventi del Generale Rajnald Droz, Comandante della Divisione Territoriale 1, e del Consigliere agli Stati Mauro Poggia, che hanno entrambi sottolineato l’importanza di tramandare il valore della memoria e di promuovere il dialogo tra popoli per garantire un futuro di pace.

L’evento del 4 novembre a Ginevra non è soltanto una commemorazione storica, ma anche un momento di coesione civica che evidenzia la forza della comunità italiana all’estero nel saper unire generazioni e culture diverse attorno a un comune senso di appartenenza.
Ancora una volta, la comunità italiana ha dimostrato di saper superare differenze e personalismi, lavorando insieme per mantenere vivi i valori di unità, rispetto e solidarietà che sono alla base dell’identità nazionale.

In queste ricorrenze solenni, forse ciò che rende più autentico il ricordo non è la grandezza formale delle celebrazioni, ma la semplicità e l’umiltà con cui si partecipa. Privilegiare il raccoglimento, la riflessione e la sobrietà, elementi che conferiscono alla memoria il suo vero valore civile e morale. La comunità italiana di Ginevra ha dimostrato di saperlo fare, e di poterlo fare ancora meglio.

Avec l'appui de la Ville de Genève ( Département de la Cohésion Sociale et de la solidarieté)

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