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Ginevra

Intervista Christina Kitsos: una donna di convinzioni

Dopo cinque anni intensi, Christina Kitsos ha concluso il suo primo mandato assumendo la responsabilità di Sindaca della Città di Ginevra. Durante questo periodo, ha dimostrato che la politica, per essere efficace, deve restare vicina alle cittadine e ai cittadini ed essere capace di offrire risposte concrete alle sfide che la popolazione si trova ad affrontare.

Christina Kitsos ha impostato il suo mandato all’insegna dell’uguaglianza e della giustizia sociale. Ha saputo rispettare gli impegni presi nei confronti delle sue elettrici e dei suoi elettori, come testimonia l’ampio consenso con cui è stata rieletta.

La Notizia di Ginevra l’ha incontrata per tracciare un bilancio di questo primo mandato e delineare alcune prospettive per il futuro. Ne emerge il ritratto di una donna politica determinata, coerente e profondamente legata alla dimensione sociale del proprio impegno.

Ha concluso il suo mandato 2020–2025 come Sindaca di Ginevra, scegliendo come tema dell’anno “Ciò che ci lega”. Un titolo evocativo, che invita alla riflessione. In che modo questo tema si è concretizzato nella sua azione?

Ciò che ci lega è ciò che fonda il nostro contratto sociale e rafforza le nostre solidarietà: quel sentimento desiderato di condivisione e di comunità di destino. In un contesto socio-economico e geopolitico instabile, di chiusura identitaria, di pressione sul funzionamento stesso delle nostre democrazie occidentali, di fuga in avanti tecnologica e di mercificazione di tutti gli aspetti della vita, è anche un modo per riaffermare il nostro attaccamento a un destino comune e a una città-mondo – Ginevra – portatrice dei valori di pace, uguaglianza e giustizia sociale.

Cosa significa oggi fare politica municipale in una città come Ginevra, sospesa tra dinamiche locali e sfide globali sempre più complesse?

Ginevra svolge un ruolo chiave come depositaria delle Convenzioni che portano il suo nome. Purtroppo, sul campo, i diritti umani sono più che mai calpestati, basti pensare all’intollerabile situazione in corso a Gaza. Non può esserci pace né giustizia sociale senza rispetto del multilateralismo, di cui i trattati internazionali sono il fondamento. La politica municipale si esercita su un territorio definito, ma non evolve in un sistema chiuso: dipende da un quadro globale – politico, economico, climatico, giuridico, migratorio – in cui le decisioni prese a livello sovranazionale si ripercuotono sul nostro quotidiano. Come autorità municipale, il nostro compito è garantire servizi pubblici di qualità con un forte impegno per una società più giusta.

La coesione sociale è stata al centro del suo mandato. Quali sono i progetti di cui va più fiera?

Il mio mandato è iniziato con la pandemia e, nonostante ciò, saluto i progressi significativi realizzati nell’ultima legislatura. In primo luogo, l’adozione del principio di responsabilità condivisa tra tutti i comuni ginevrini per l’alloggio delle persone senza dimora ha garantito 500 posti di emergenza tutto l’anno. Questa misura ha posto fine alla cosiddetta politica del “termometro” e ha finalmente offerto stabilità e dignità sia alle persone accolte che al personale.

Nel settore della prima infanzia, la municipalizzazione progressiva delle nuove strutture afferma l’educazione prescolastica come missione di servizio pubblico. L’aumento medio del 10% degli stipendi – in un settore svolto per oltre il 90% da donne – rappresenta un passo significativo per l’uguaglianza e per la qualità dell’accoglienza dei bambini.

L’introduzione progressiva di squadre di corrispondenti notturni ha rafforzato la convivenza, riducendo le tensioni e i disagi legati all’uso notturno dello spazio pubblico.

Infine, il potenziamento del lavoro sociale di strada, con più posti e un’estensione delle missioni ai giovani tra i 12 e i 25 anni, ha migliorato l’accompagnamento dei ragazzi e il dialogo nello spazio pubblico.

Quali sono i progetti per la nuova legislatura appena iniziata?

Questo autunno, una quarta squadra di corrispondenti notturni sarà attiva nel settore Eaux-Vives – Champel, completando così il dispositivo e coprendo l’intera città. Inoltre, nel settore del PAV (Praille Acacias Vernets) sta nascendo una “città nella città” e siamo estremamente attenti a dotarla di tutte le infrastrutture di servizio pubblico necessarie per rispondere ai bisogni della popolazione.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alla nostra politica per la lunga vita, sviluppando iniziative che favoriscano l’autonomia, la salute e la partecipazione degli anziani. Con progetti come Attorno a una tavola, che incoraggia i pasti condivisi per prevenire l’isolamento e rafforzare i legami sociali. Quest’estate abbiamo lanciato un progetto pilota di consegna gratuita della spesa a domicilio. Quest’anno arricchiremo ulteriormente il programma di attività per la Giornata internazionale delle persone anziane, il 1° ottobre.

Per quanto riguarda la partecipazione cittadina, lanceremo una Commissione consultiva “Città amica degli anziani” (Covada), che potrà essere consultata sui progetti riguardanti le persone anziane residenti a Ginevra. Infine, uno studio sull’isolamento permetterà di comprendere meglio la realtà di molte persone anziane e di rafforzare le azioni sul territorio municipale.

Ginevra è una città internazionale, ma segnata da persistenti disuguaglianze. Che ruolo deve avere, secondo lei, la politica comunale di fronte a queste contraddizioni?

Le città sono spesso l’ultimo baluardo contro i fenomeni di precarizzazione ed esclusione. Le politiche di prossimità hanno questa forza e capacità di contribuire in modo concreto alla qualità della vita degli abitanti. Per cercare di ridurre le disuguaglianze, è indispensabile una giusta redistribuzione della ricchezza, obiettivo messo in difficoltà dalla recente riduzione delle imposte voluta dalla destra e approvata dal popolo.

Il Dipartimento della coesione sociale e della solidarietà, di cui sono responsabile, interviene sempre con la ferma volontà di sostenere il maggior numero di persone possibile. Ciò significa offrire pari opportunità fin dalla prima infanzia, mettendo a disposizione posti nelle strutture di accoglienza. Sosteniamo le famiglie con l’assegno di inizio anno scolastico. Da alcuni mesi offriamo un aiuto finanziario occasionale per i giovani tra i 18 e i 25 anni, pensato per coprire spese essenziali legate alla ricerca di un lavoro. Le nostre prestazioni finanziarie comunali a favore dei pensionati AVS/AI hanno superato per la prima volta i 15 milioni di franchi lo scorso anno, permettendo di sostenere 5.629 persone o famiglie.

Durante questa legislatura ha dimostrato una passione autentica per la politica. Dai più piccoli agli anziani, il suo impegno ha abbracciato tutte le fasce della popolazione. Cosa vorrebbe fare domani nel suo percorso politico?

Esistono diversi modi di impegnarsi. Personalmente, ho iniziato nel parlamento dei giovani a La Chaux-de-Fonds. Ora comincia una nuova legislatura: cinque anni di lavoro mi attendono, con la loro quota di sfide e di cantieri importanti. Sarà mia cura consolidare le riforme intraprese e portare avanti i progetti in corso, sempre con l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale in un contesto fortemente scosso.

Christina Kitsos si è distinta negli anni per la capacità di coniugare visione e azione. La sua forza risiede forse proprio in questa qualità: una coerenza rara nel panorama politico, che le è valsa il riconoscimento come donna politica d’azione. Non c’è dubbio che avremo altre occasioni per incontrarla, seguendo con attenzione il prosieguo del suo percorso.

Carmelo Vaccaro

Avec l'appui de la Ville de Genève ( Département de la Cohésion Sociale et de la solidarieté)

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