Incontro con Marie Barbey-Chappuis, Consigliera amministrativa nella Città di Ginevra
La Redazione de “La Notizia di Ginevra”, con la Consigliera Amministrativa della Città di Ginevra, Marie Barbey-Chappuis inizia una serie di interviste per ravvicinare gli amministratori ai nostri lettori.
Marie Barbey-Chappuis, lei siede nel Consiglio Amministrativo della Città di Ginevra dal 2020 ed è Responsabile del Dipartimento della Sicurezza e dello Sport. Cosa rappresenta per lei?
Innanzitutto, sedere nell’Esecutivo della città in cui sono nata e cresciuta è motivo di orgoglio. Ma è anche il senso delle responsabilità che mi guida. Come Consigliera Amministrativa, e Sindaca di Ginevra tra giugno 2022 e maggio 2023, tutte le decisioni che sono chiamata a prendere, che le prenda da sola o con i miei colleghi del Consiglio Amministrativo, hanno un impatto molto concreto sulla vita della Città. Nel mio Dipartimento, i servizi che sovrintendo gestiscono questioni come la sicurezza locale, la gestione dei rifiuti, l’animazione dello spazio pubblico e lo sport. Tutte queste politiche pubbliche contribuiscono in modo diretto alla qualità della vita nella nostra Città.
La vediamo spesso sul campo. Perché è importante per lei?
Ho sempre considerato la politica come un modo per rispondere ai bisogni della popolazione e non come un fine a sé stessa. Mi sembra essenziale, soprattutto per un eletto locale, entrare in contatto con la popolazione per comprendere meglio le sfide e le diverse dinamiche nei quartieri. Il rafforzamento del legame di vicinato tra l’amministrazione e i residenti è uno dei principali obiettivi del mio programma per l’attuale legislatura. Sapete, è andando regolarmente al contatto con la popolazione che ci si rende conto che a Ginevra ci sono diverse realtà. Viviamo sicuramente in una città dove la qualità della vita è una delle più elevate al mondo, ma ci sono anche situazioni di precarietà e disuguaglianze alle quali nessuno può rimanere indifferente. Sono anche preoccupata per la situazione della classe media che subisce gli effetti dell’inflazione e dell’aumento delle tariffe sanitarie.
Cosa vuoi dire agli italiani che vivono a Ginevra?
Voglio esprimere loro la mia gratitudine perché la storia della nostra città è intimamente legata all’Italia, sin dal XV secolo, con lo sviluppo delle fiere. Senza il contributo degli italiani, la Svizzera non sarebbe la Svizzera e Ginevra non sarebbe Ginevra. Oggi, ci sono circa 10.000 persone di nazionalità italiana stabilite in Città di Ginevra (più di 20.000 italiani a livello cantonale, sans compter les Italiens bi-nationaux) e tutte queste persone contribuiscono alla vita della nostra città. Voglio anche incoraggiarli a partecipare attivamente alle elezioni comunali. È importante che ogni comunità, e in particolare la comunità italiana per la sua importanza a Ginevra, partecipi a queste elezioni per sentirsi pienamente rappresentata dalle persone che governano.
L’abbiamo già sentito parlare della “mediterraneizzazione” dello stile di vita a Ginevra. Vuol dire che Ginevra sta diventando sempre più italiana?
Effettivamente, ho già utilizzato questo termine ma non l’ho inventato! Diverse ricerche parlano di questo fenomeno di “mediterraneizzazione” in molte città e non solo a Ginevra. Se il pianeta continua a surriscaldarsi al ritmo attuale, Ginevra avrà nel 2050 il clima del Nord Italia e nel 2090 quello della Puglia. Quello che posso dirvi è che negli ultimi anni abbiamo notato una pressione sempre più crescente sullo spazio pubblico durante quello che possiamo chiamare il periodo dei bei giorni, tra marzo e fine ottobre. Le persone amano riunirsi all’aperto, bere qualcosa su una terrazza o assistere a un concerto all’aperto. Come città latina, con una tale diversità culturale, Ginevra è sicuramente una delle città svizzere in cui l’influenza mediterranea è più evidente. Personalmente, mi rallegro perché è un’opportunità poter trarre vantaggio da questa diversità. Questa apertura al mondo è anche ciò che rende forte Ginevra. Ma ciò implica anche di organizzare la nostra città (zone d’ombra e vegetazione, accesso all’acqua, ecc.) in modo che la vita sia più sopportabile durante i periodi di calura, specialmente per gli anziani e le persone fragili.
Il Suo Dipartimento è molto attivo nel valorizzare e animare lo spazio pubblico. Vuole anche sviluppare gli accessi alla balneazione. Una conseguenza di questa mediterraneizzazione che abbiamo appena menzionato?
C’è una certezza, ovvero che gli episodi di calura sono sempre più intensi e che in piena estate le persone vogliono potersi rinfrescare. Prendi la Plage des Eaux-Vives. È un’area che ha un tale successo che viene presa d’assalto da migliaia di persone ogni estate. Non possiamo più immaginare Ginevra senza questa spiaggia ed è essenziale sviluppare ulteriormente gli accessi alla balneazione. È una richiesta della popolazione. Sono convinta che uno dei principali punti di forza della nostra città sia il nostro lungolago.
Quando pensiamo a Ginevra, una delle prime immagini che ci viene in mente è il lungolago con il suo getto d’acqua. Ma questo lungolago può essere ancora meglio sfruttato e il nostro desiderio è effettivamente quello di sviluppare gli accessi a zone balneabili, sia al Quai Wilson che al Quai Gustave Ador, vicino al Jet d’eau. Salvo l’ottenimento delle autorizzazioni cantonali, questi miglioramenti sono previsti già per quest’estate.
Siede in un Consiglio Amministrativo a maggioranza femminile. Una prima a Ginevra.
Una prima, ma che ha impiegato molto tempo, a dire il vero. Troppo tempo. Cinquant’anni per essere precisi. È un passo importante, ma sono necessari ancora molti sforzi per migliorare la situazione delle donne, sia in termini di pari opportunità, conciliazione tra vita privata e professionale, che nella lotta contro le molestie da strada. In qualità di Magistrata responsabile della sicurezza municipale, ma anche come donna e madre, non posso accettare che le donne si sentano insicure nello spazio pubblico solo perché siamo donne. È proprio per questo motivo che nel 2022 ho avviato il progetto di segnalazione dei casi di le molestie da strada tramite l’applicazione “Genève en poche”. È una misura molto concreta che mira a contribuire a uno spazio pubblico più sicuro.
Il Consiglio Amministrativo ha recentemente pubblicato una strategia economica a Ginevra. Anche questo è un primato.
La Città di Ginevra ha numerosi punti di forza in materia economica ed era importante definire una direzione in una strategia. Abbiamo anche nominato un delegato all’economia che funge da interfaccia tra le imprese e il Consiglio amministrativo. Abbiamo molta fortuna ad avere la presenza di imprese fiorenti sul nostro territorio, che generano valore economico e offrono lavoro agli abitanti. È nostro compito, come ente pubblico, fare di Ginevra una città attraente in cui le imprese desiderano restare o stabilirsi. Questa strategia contribuisce a rafforzare questo ecosistema.
Una domanda finale sulla Società delle Associazioni Italiane di Ginevra?
Ringrazio calorosamente Carmelo Vaccaro per l’eccezionale lavoro che sta svolgendo alla guida della SAIG. Il suo lavoro è essenziale affinché i membri della comunità italiana siano informati sulla vita della Città. Organizza numerosi eventi ogni anno che ci consentono, noi, amministratori locali, di rafforzare i nostri legami con la comunità italiana, e come ho detto precedentemente, questi legami sono forti e devono perdurare.
La Redazione