Plenaria CGIE: la quarta giornata sulla messa in sicurezza del voto all’estero
Anche la quarta giornata della Plenaria del CGIE 2025, si è svolta nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio ed è stata dedicata alla messa in sicurezza del voto all’estero, uno dei temi più rilevanti dell’incontro dei rappresentanti delle comunità italiane nel mondo.
Dopo l’intervento della Segretaria Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi, che ha introdotto il tema del voto all’estero, la parola è passata al primo esperto, il Prof. Saverio D’Auria, il quale ha illustrato, attraverso un’analisi storica, le principali criticità del sistema attuale e ha presentato alcune proposte di riforma.
Il Prof. D’Auria ha evidenziato le varie forme di brogli a cui l’attuale sistema di voto all’estero si presta facilmente, esprimendo forti riserve sulla sua efficacia e trasparenza.
Successivamente, in collegamento in Video Tele-Conference (VTC), è intervenuto il Dott. Stefano Quintarelli per un’analisi tecnico-scientifica sugli scenari futuri, come la geolocalizzazione AIRE e il voto elettronico. Fondatore di Impara Digitale, informatico, imprenditore seriale ed ex docente di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza, nonché fondatore di I.NET (il primo ISP italiano e primo unicorno italiano di Internet), il Dott. Quintarelli ha escluso la possibilità di adottare un voto elettronico o online, ritenendolo del tutto insicuro allo stato attuale.
Le domande, tutte di grande interesse, poste dai Consiglieri hanno permesso sia al Dott. Quintarelli sia, successivamente, al Prof. D’Auria di approfondire i vari aspetti trattati, delineando quali potrebbero essere le soluzioni più adeguate per garantire un voto sicuro agli elettori italiani residenti all’estero.
Sono stati poi chiamati a esprimersi i parlamentari eletti all’estero. Il primo a intervenire è stato l’On. Fabio Porta, il quale ha dichiarato di essere stato penalizzato da situazioni che hanno generato alcune irregolarità.
È quindi intervenuto l’On. Andrea Di Giuseppe, che ha contestato e criticato il fatto che il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) si occupi di determinate questioni senza consultare o confrontarsi con i parlamentari eletti all’estero. A questo proposito, la Segretaria Generale ha ricordato all’On. Di Giuseppe che, in occasione di una riunione del CdP, erano stati invitati tutti i gruppi parlamentari, compresi quelli eletti all’estero, e che proprio il suo gruppo aveva declinato l’invito senza fornire alcuna risposta.
L’On. Toni Ricciardi ha ribadito che sia fondamentale stabilire il principio sul quale fondare la discussione: stabile se sia maggiormente importante il risparmio economico e, al contrario, lavorare per garantire la migliore soluzione possibile in materia di sicurezza, indipendentemente dal costo. Inoltre, Dobbiamo decidere quale sia il punto d’equilibrio tra universalità e sicurezza del voto rispetto ai costi.
Il Sen. Francesco Giacobbe ha affermate che molte delle cose che avrebbe voluto dire sono già state anticipate e che condivide il fatto che necessita una riforma condivisibile con tutte le parti in campo.
Inseguito alle discussioni e aggiustamenti, il CGIE ha approva a maggioranza dei presenti le seguenti proposte:
1. Trasparenza della stampa delle schede
Il Ministero dell’Interno provvede direttamente alla stampa delle schede, a cura del Poligrafico dello Stato, e all’invio alle sedi diplomatico-consolari. Sulle schede deve essere apposto un timbro ad acqua.
2. Invio dei plichi elettorali.
Nei Paesi in cui le poste non funzionano, le sedi diplomatico-consolari inviano agli elettori il plico tramite lettera raccomandata o con altro sistema che ne attesti la ricezione da parte dell’elettore stesso.
3. Restituzione dei plichi elettorali
Le buste inviate dagli elettori agli uffici consolari e i plichi non recapitati sono custoditi in uno spazio esclusivo riservato all’ufficio elettorale consolare e al comitato elettorale, in modo da garantirne l’inviolabilità fino all’atto del loro inoltro all’Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero.
4. Tracciabilità e corretta identificazione dell’elettore tramite codice a barre o QR code
Un codice a barre (o QR code) deve essere apposto sulla busta affrancata che l’elettore deve restituire al Consolato per garantire la tracciabilità dei plichi elettorali e sulla busta bianca per verificare, all’atto dello scrutinio, attraverso l’uso degli appositi lettori ottici assegnati ai seggi, che l’elettore non abbia già votato.
5. Spedizione delle schede votate
Una volta espresso il proprio voto sulla scheda elettorale, l’elettore è tenuto a introdurre nell’apposita busta bianca la scheda o le schede elettorali, a sigillare la busta e introdurla nella busta affrancata con il codice a barre (o QR code) e a spedirla all’ufficio elettorale consolare competente.
6. Scrutinio
Al fine di migliorare le operazioni di scrutinio attuali, proponiamo la possibilità di scrutinare anche presso le rappresentanze diplomatiche.
7. Voto al seggio
Ispirandosi alle procedure attuative di voto per le elezioni del Parlamento Europeo. Nei casi in cui l’elettore risieda a una distanza troppo elevata dal seggio elettorale, deve essere previsto il voto per corrispondenza.
Prima della chiusura dei lavori per la pausa pranzo, i Consiglieri CGIE hanno approvato l’istituzione di un Premio annuale, in memoria all’ex Segretario Generale, Michele Schiavone.
I lavori pomeridiani si sono proseguite con la relazione del Commissario Straordinario, Sen. Guido Castelli, sulla FLAT TAX al 7% per chi rientra nelle zone terremotate.
Si sono susseguite le relazioni delle Commissioni Tematiche e la raccolta degli ordini del giorno, prima dell’ultima attività che è stata la discussione sulla Governance del CGIE.