Una Mostra sulla tragedia di Mattmark alla Camera dei Deputati
Nell’ambito delle celebrazioni per il 60° anniversario della tragedia di Mattmark (1965–2025), il 10 giugno scorso è stata inaugurata una mostra fotografica dedicata all’evento, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati “Nilde Iotti”.
L’importante iniziativa, promossa per ricordare le vittime della più grave tragedia industriale dell’edilizia in Svizzera, è stata inaugurata dall’On. Toni Ricciardi, organizzatore dell’evento e storico, alla presenza del Cav. Uff. Domenico Mesiano, Presidente dell’Associazione Italia-Vallese, e di Stéphane Marti, Presidente della Fondazione Fellini. Hanno partecipato anche numerose autorità istituzionali, tra cui il Sottosegretario agli Esteri On. Giorgio Silli, l’On. Marco Osnato, l’On. Simone Billi e il Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie.
Nel corso dell’inaugurazione, l’On. Toni Ricciardi ha illustrato il significato storico della tragedia, presentando la mostra con un approfondimento sul contesto e le conseguenze dell’evento.
“Il 30 agosto 1965, una valanga di oltre 2 milioni di metri cubi di ghiaccio si abbatté sul cantiere della diga di Mattmark, in Svizzera, seppellendo 88 lavoratori. Di questi, 56 erano italiani. Come a Marcinelle, la tragedia rappresentò una cesura profonda nella storia dell’emigrazione italiana, segnando un punto di non ritorno. Per la prima volta, stranieri e svizzeri morirono fianco a fianco, e ciò suscitò grande scalpore in tutta Europa.
L’oblio in cui era caduta questa drammatica pagina della nostra emigrazione, e più in generale della storia recente svizzera, ci consente oggi di parlare di Mattmark come di una ‘Marcinelle dimenticata’. Tocca a noi, oggi, ricordare che la Repubblica Italiana si è costruita anche grazie all’emigrazione, e che per affrontare le crisi attuali servono maggiore senso della storia e lungimiranza.
Mattmark non è soltanto storia di lavoro e sfruttamento, ma è anche storia di dinamiche economiche e migratorie che ancora oggi si ripetono. Dobbiamo imparare a leggerle, comprenderle e non strumentalizzarle.
Grazie a chi ha mantenuto viva la memoria di questa tragedia. In questo sessantesimo anniversario, riconosciamo con iniziative significative l’alto sacrificio e il tributo di sangue versato dai nostri connazionali. Le vittime di Mattmark hanno lasciato un’eredità che dobbiamo continuare a coltivare nella nostra memoria collettiva.”
La mostra non è solo un omaggio alle vittime, ma un richiamo alla responsabilità delle istituzioni e della società civile nel custodire e trasmettere la memoria. È anche un’occasione per riflettere, a sessant’anni di distanza, su come il lavoro, l’emigrazione e i diritti dei lavoratori siano ancora oggi temi cruciali, spesso trascurati.
Il percorso espositivo rimarrà aperto per diverse settimane, con l’obiettivo di coinvolgere scuole, studiosi, cittadini e rappresentanti delle comunità italiane all’estero. Attraverso immagini, documenti e testimonianze, la mostra restituisce dignità e voce a coloro che, pur lontani dalla patria, contribuirono alla sua crescita con il proprio sacrificio.
In un tempo in cui i fenomeni migratori sono di nuovo al centro del dibattito pubblico, ricordare Mattmark significa riconoscere il valore dell’esperienza migratoria come parte integrante della storia nazionale. È un dovere morale e civico che riguarda tutti: istituzioni, comunità e nuove generazioni.
Perché la memoria, se coltivata con rispetto e consapevolezza, può diventare una forza viva e trasformativa. E Mattmark, da tragedia dimenticata, può tornare a essere una lezione di umanità, giustizia e coesione.
La Mostra rimarrà aperta al pubblico dal 10 al 20 giugno 2025. Orari di apertura al pubblico: lunedì-venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati “Nilde Iotti” (Via del Seminario 76) a Roma.