In un contesto in cui gli impatti del cambiamento climatico sulla salute e sulla qualità della vita sono sempre più evidenti, la Settimana del Clima, che si terrà dal 24 novembre al 7 dicembre 2025, invita la popolazione a mobilitarsi.
Il filo conduttore di questa 3ª edizione della Settimana del Clima metterà in luce la stretta connessione tra clima, salute e qualità della vita. Lungi dall’essere un problema astratto o distante, la crisi climatica influisce direttamente sul nostro quotidiano: impatta la nostra salute fisica (malattie dovute alle ondate di calore e alla qualità dell’aria, incidenti durante tempeste e inondazioni…), il nostro equilibrio mentale, nonché il nostro benessere collettivo (isole di calore, deterioramento delle infrastrutture e del patrimonio arboreo, diffusione di specie nocive, ecc.).
Per Alfonso Gomez, Sindaco, la Settimana del Clima «mira a fornire informazioni chiare sulle cause e le conseguenze del cambiamento climatico, privilegiando un approccio pedagogico e offrendo strumenti concreti per passare all’azione. Perché una società sostenibile è una società che tiene conto del benessere fisico e mentale della sua popolazione, che favorisce la coesione sociale e che propone soluzioni innovative e creative per affrontare le sfide.»
Un’iniziativa forte, radicata nel territorio
Fino al 7 dicembre, una cinquantina di eventi gratuiti sparsi in tutta la città sono proposti per riflettere, comprendere, condividere e agire, ognuno secondo le proprie possibilità.
Relatrici e relatori di prestigio saranno protagonisti dell’iniziativa, in partenariato con l’Università di Ginevra, il Geneva Graduate Institute e la Maison de l’Avenir. Il 25 novembre, Jean-Pierre Goux, ricercatore in matematica e autore delle saghe Siècle bleu e Révolution bleue, parlerà di futuro desiderabile e presenterà una nuova via per superare le crisi attuali. Il 26 novembre, Christian Clot, esploratore, ricercatore e direttore dell’Human Adaptation Institute, affronterà il tema della salute in un mondo surriscaldato. Il giorno seguente, Corentin de Chatelperron (ingegnere, avventuriero e presidente del Low-tech Lab) presenterà il suo lavoro per concepire uno stile di vita che non produca rifiuti, riduca il consumo di acqua di dieci volte e sia al tempo stesso desiderabile e accessibile. La dottoressa in ecologia e specialista di biodiversità Lisa Garnier spiegherà come «essere felici grazie e per la Natura» il 1° dicembre. Infine, il 3 dicembre, Maxime Blondeau (insegnante, cosmografo e autore di Géoconscience) inviterà il pubblico a pensare la nazione in modo diverso.
Sono previsti anche laboratori partecipativi, organizzati in collaborazione con l’Alta Scuola di Sanità, così come partnership con il Festival internazionale del film sui ghiacciai e il festival FILMAR en América Latina. Inoltre, il progetto (re)connecting.earth – Risorse sensibili, condotto da art-werk dal 26 novembre al 7 dicembre, riunirà artisti, ricercatori, studenti e cittadini per sviluppare una riflessione collettiva sulle risorse naturali.











