Nella rete diplomatico-consolare vi è un costante avvicendarsi di inizi e fine missione, tra diplomatici e personale amministrativo impegnati al servizio degli italiani all’estero. Non è però scontato che un Capo Missione scelga di organizzare una festa per salutare un dipendente al termine del proprio mandato.
Il 14 ottobre, data già ricca di eventi storici e celebrazioni, che segna il 287º giorno dell’anno nel calendario gregoriano, verrà ricordata anche come il giorno del saluto di fine mandato alla Dott.ssa Raffaella Benussi, una presenza preziosa per la comunità italiana della Circoscrizione Consolare di Ginevra, Vaud e Vallese.
In un clima di sincera emozione e gratitudine, la Console Generale d’Italia a Ginevra, Nicoletta Piccirillo, ha voluto dedicare un momento speciale a Raffaella Benussi, figura di riferimento per la comunità italiana nella Circoscrizione e protagonista di un percorso umano e professionale ricco di passione, impegno e dedizione.
Nel corso degli anni, Raffaella Benussi si è distinta per la sua capacità di costruire relazioni autentiche, di creare ponti tra persone, istituzioni e culture, e di promuovere con entusiasmo l’immagine e i valori dell’Italia a Ginevra. Con la sua disponibilità, la sua sensibilità e il suo instancabile spirito di collaborazione, ha contribuito in modo significativo a rendere la nostra comunità più coesa, viva e partecipe.
Durante il saluto organizzato in suo onore, la Console Generale Piccirillo ha espresso, a nome del Consolato, un profondo ringraziamento per il lavoro svolto, sottolineando come Raffaella Benussi abbia saputo distinguersi per la sua professionalità, la dedizione e il profondo senso di appartenenza ai valori della cultura e dell’identità italiana.
Il suo costante impegno nel favorire il dialogo, la cooperazione e la promozione dell’Italia a Ginevra lascerà un segno concreto e duraturo.
Con il discorso emozionante della Console Generale e i sentiti ringraziamenti della Dott.ssa Benussi, colleghi e i molteplici rappresentanti della comunità italiana a Ginevra si sono stretti attorno a lei, augurandole ogni successo per i nuovi progetti e per le prossime tappe del suo cammino.
Un saluto affettuoso anche da tutta la SAIG e dalla redazione, dunque, non come un addio, ma come un arrivederci colmo di stima, affetto e riconoscenza.