martedì, Giugno 17, 2025
18.2 C
Ginevra

Plenaria CGIE: per protesta, alcuni consiglieri disertano il discorso del Ministro Tajani

Plenaria CGIE: per protesta, alcuni consiglieri disertano il discorso del Ministro Tajani

di Carmelo Vaccaro

Dal 15 al 20 giugno 2025 si tiene a Roma la sessione plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), un appuntamento fondamentale per la rappresentanza delle comunità italiane nel mondo. La prima giornata dei lavori si è aperta con temi di grande attualità, che hanno acceso un confronto politico e istituzionale tra i consiglieri, i rappresentanti di governo e i parlamentari eletti all’estero.

L’avvio della plenaria è stato affidato al Vicesegretario della Commissione Europa-Africa, Giuseppe Stabile, che ha informato i presenti che il documento Decreto Cittadinanza, approvato da 18 dei 23 consiglieri della Commissione, non è stato pubblicato né inserito ufficialmente tra gli atti della Plenaria.

Tale mancata pubblicazione ha generato forti reazioni tra i consiglieri, che hanno sollevato interrogativi sulla gestione interna del CGIE e sulla trasparenza dei processi deliberativi. Alcuni hanno contestato le modalità di comunicazione adottate dal Vicesegretario, auspicando una maggiore collegialità e chiarezza nella gestione dei documenti e delle decisioni.

Il nodo del decreto è legato a una recente norma introdotta dal Governo italiano che, secondo molti consiglieri, introduce discriminazioni tra cittadini italiani, limitando la trasmissione della cittadinanza ai figli di italiani residenti all’estero. In particolare, si contesta il principio per cui alcuni cittadini vengano considerati di “serie B”, una scelta definita “punitiva e incostituzionale” da numerosi interventi.

Il secondo tema all’ordine del giorno ha riguardato il diritto di voto per gli italiani residenti all’estero, un argomento cruciale per la rappresentanza democratica di milioni di connazionali. È stato presentato il documento redatto dalla Commissione III – Diritti civili, politici e partecipazione, che si è espressa sul quesito posto dal Governo riguardo alle modalità di voto e alle possibili riforme del sistema.

Nel documento si sottolinea l’urgenza di garantire trasparenza, sicurezza, tracciabilità e accessibilità del voto, considerando anche l’introduzione di strumenti digitali, ma senza sacrificare la segretezza del voto. Il parere è stato approvato a maggioranza (7 su 12 componenti della Commissione) e sarà ora trasmesso al Consiglio di Presidenza (CdP) per l’adozione definitiva.
Durante la discussione sono emerse anche proposte concrete per contrastare le irregolarità nelle elezioni per corrispondenza, migliorare il coordinamento tra consolati e MAECI, e potenziare le campagne informative rivolte ai cittadini italiani all’estero.

Nel pomeriggio, i lavori si sono spostati nella Sala Aldo Moro, dove era previsto l’intervento del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, in qualità anche di Presidente del CGIE. L’arrivo del Ministro è avvenuto con notevole ritardo, lasciando i presenti in attesa per oltre un’ora e mezza.

All’ingresso del Ministro, l’esecuzione dell’Inno di Mameli ha segnato l’inizio ufficiale dell’incontro, ma subito dopo si è registrata una protesta simbolica: alcuni consiglieri provenienti da Svizzera e Germania hanno abbandonato l’aula in dissenso con le politiche del Governo, in particolare contro il Decreto Cittadinanza.

Durante il suo intervento, il Ministro Tajani ha difeso il decreto, sostenendo che le restrizioni sono state introdotte per motivi di sicurezza nazionale, citando il rischio di abusi da parte di “presunti affiliati a Hezbollah” – cinque i casi segnalati, secondo il Ministro. Tuttavia, l’argomentazione è stata accolta con scetticismo e mormorii dalla platea. Tajani ha comunque affermato che eventuali modifiche al decreto sono possibili, ma solo su iniziativa parlamentare.

L’intervento del Ministro Tajani ha provocato reazioni molto critiche, anche da parte dei parlamentari eletti all’estero presenti alla plenaria.

L’On. Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo PD alla Camera, ha espresso forte indignazione:
“Provo grande imbarazzo per quanto dichiarato dal Ministro Tajani. I soliti balbettii di chi non sa di cosa parla o finge di non sapere. È emerso che la responsabilità sarebbe degli eletti all’estero, o addirittura del Presidente Mattarella. Tajani non si assume la responsabilità delle sue scelte e cerca capri espiatori.”

L’On. Fabio Porta, deputato eletto in America Meridionale, ha dichiarato:
“Un Ministro degli Esteri irrispettoso della storia dell’emigrazione e del ruolo del Parlamento. Tajani ha risposto con slogan televisivi e fake news già smentite. Non è un ministro, ma un agitatore di proclami che ha alimentato una campagna denigratoria contro gli italiani all’estero.”

Luciano Vecchi, consigliere CGIE e responsabile PD per gli italiani nel mondo, ha aggiunto:
“Per la prima volta una legge stabilisce che ci sono cittadini di serie B. È una norma iniqua e incostituzionale. Se il Governo volesse davvero, potrebbe correggere subito questa vergogna legislativa.”

Che la giornata sarebbe stata tesa si prevedeva già alla vigilia. Tuttavia, il livello di conflittualità e disapprovazione politica ha superato ogni previsione. I toni, a tratti duri, e i comportamenti registrati, tra proteste, abbandoni dell’aula e accuse incrociate, dimostrano quanto siano profonde le fratture tra Governo e rappresentanza degli italiani all’estero.

La prima giornata della Plenaria del CGIE si conclude in un clima di forte tensione e incertezza. Appare sempre più urgente un confronto costruttivo e responsabile tra le istituzioni italiane e le comunità italiane all’estero, che continuano a chiedere con forza rispetto, diritti, e partecipazione reale.

Mi auguro che cessino questi attacchi alla comunità italiana all’estero e che si riconosca finalmente il valore e la ricchezza che essa rappresenta per la Madre Patria.

Avec l'appui de la Ville de Genève ( Département de la Cohésion Sociale et de la solidarieté)

Elleti all'estero

On. Simone Billi
On. Toni Ricciardi
On. Federica Onori
Sen. Andrea Crisanti

Partner

Related Articles

Categorie popolari